Premio Marzia Galli Kienle a studio su genetica in oncologia

I vincitori del premio

È Alessandro Mannucci, specializzando in gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, il vincitore del VII Premio Marzia Galli Kienle, premio nato nel 2015 e assegnato ogni anno da Solidarietà in Oncologia San Marco e San Pietro (S.O.S Onlus). “Confronto tra l’analisi dell’instabilità dei microsatelliti del colon-retto ed endometrio e la valutazione del rischio premm5 per la predizione di varianti germinative patogene su test di pannello multigene”: questo il titolo del lavoro, di cui è primo autore.

Spiega il vincitore: «ognuno di noi ha un certo rischio di sviluppare tumori, influenzato da fattori come lo stile di vita. Tuttavia, alcune persone hanno malattie genetiche che aumentano notevolmente il rischio di sviluppare tumori. Queste sindromi genetiche non sono rare (per la, che può essere causa di tumore al colon e all’endometrio parliamo di una persona ogni 270) e sono congenite».

Si parla, per esempio, della sindrome di Lynch, possibile causa di tumore al colon e all’endometrio, patologia di cui soffre 1 persona ogni 270.

«Molti nascono con questa malattia non hanno alcun sintomo e non sanno di averla finché non si sviluppa un tumore, spesso in persone giovani, anche di 20-30 anni. La domanda cruciale, quindi, è come possiamo identificare queste malattie in modo tempestivo per prevenire il cancro.

Ecco la nostra ricerca si è concentrata su questo, cercando di rispondere a una serie di domande scientifiche e offrendo evidenze che possono essere utili all’identificazione di percorsi di prevenzione e diagnosi precoce del tumore, in particolare del colon e dell’endometrio, fondamentali per affrontare la malattia quando è in uno stadio iniziale e migliorare così prognosi e sopravvivenza».

Quest’anno erano 150 gli studi presentati, pubblicati su importanti riviste internazionali, con tematiche incentrate non solo sull’oncogenetica, ma anche su tecnologie all’avanguardia per la diagnosi precoce dei tumori e su nuove prospettive di cura, tanto mediche quanto chirurgiche. Accanto al primo premio, cui spettano 20.000 euro, sono state assegnate anche 6 menzioni speciali, ognuna da 1000 euro.

Le hanno ricevute: Filippo Pagani, dell’Istituto dei Tumori di Milano; Marco Bandini, dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano; Gloria Delfanti, dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano; Matteo Naldini, dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano; Yakymiv Yuliya, dell’Università degli Studi di Torino; Vito Amodio, dell’Università degli Studi di Torino, Irccs Istituto di Candiolo e IFOM di Milano.

Istituito in onore della professoressa Marzia Galli Kienle che fu presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca e di S.O.S Onlus, il premio è stato a lungo ristretto alla Lombardia, per poi ampliarsi a un respiro più nazionale. Dal 2015 a oggi sono stati supportati circa 50 ricercatori under 35 lombardi e, da quest’anno, il premio promette di sostenere anche ricercatori di altre Regioni.