Presentate le performance 2015 del Network e MeS

Sono stati presentati i risultati per il 2015 delle performance dei Ssr delle Regioni che hanno stabilito, su base volontaria, di aderire a uno stesso network che condivide il medesimo sistema di valutazione della performance, il tutto in collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con l’ormai noto sistema dei bersagli. Hanno partecipato alla valutazione Lombardia, Puglia, Basilicata, Calabria, Liguria, Marche, Toscana, Umbria, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e le P.A. di Trento e Bolzano. Hanno invece abbandonato per questo 2016 il Network Sardegna e Lazio. Obiettivo dell’analisi, mettere a confronto i diversi sistemi regionali per valutarne la salute, individuarne le Best practise e evidenziare i punti da migliorare. Sono state prese in considerazione sei macro-aree: stato di salute della popolazione; capacità di mettere in atto le strategie regionali; valutazione socio-sanitaria; valutazione da parte dell’utenza; valutazione da parte del personale sanitario; valutazione economico-finanziaria e di efficienza operativa. Ognuna di queste aree è poi a sua volta caratterizzata da alcuni indicatori, ovviamente, per un totale di 270 indicatori presi in considerazione.

Debitamente raggruppati, questi danno origine a trentacinque indicatori di sintesi che vengono quindi presentati nel bersaglio, con cinque fasce distinte per colore, dal rosso al verde scuro. Tutto il lavoro di valutazione viene affiancato dal MeS che supporta le Regioni nel definire gli indicatori, che a volte cambiano o sono arricchiti, nel calcolare i valori, nel verificare la congruenza dei risultati ottenuti e nell’integrare il sistema di valutazione con i meccanismi di governance regionale. Nel complesso, i risultati presentati stravolgono il paradigma per cui la buona sanità sarebbe al Nord e la “cattiva” al Sud e pure l’esistenza di una netta divisione: quel che traspare è piuttosto il fatto che la buona sanità si rafforza nelle Regioni che hanno il coraggio di mettersi alla prova, confrontarsi con le altre e vedere misurati i propri risultati per prenderne atto e migliorare ulteriormente, in un processo virtuoso.

Tra le Regioni più virtuose vi è senza dubbio la Toscana, unica a non avere neanche un indicatore su fascia rossa. Inoltre, per questa Regione la maggior parte degli indicatori è migliorata rispetto alla valutazione precedente e un terzo degli stessi è risultato più omogeneo all’interno della Regione stessa. Qui darà necessario concentrarsi soprattutto sul miglioramento della spesa farmaceutica e delle prescrizioni, anche di antibiotici. Tra le altre Regioni, Emilia Romagna mostra la maggior parte degli indicatori concentrati verso il centro del bersaglio, seguita a breve distanza da Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto. Ovviamente ogni Regione risulta più forte in alcuni indicatori e meno in altri. I dati completi sono visionabili sul sito, previa registrazione gratuita.

Stefania Somaré