Le tecnologie on-a-chip si stanno lentamente espandendo toccando anche il settore della salute, che promettono di innovare e migliorare.
Uno studio cinese presenta un sistema di individuazione precoce delle cellule tumorali circolanti nel sangue dopo un intervento di chirurgia oncologica basato su uno strumento di separazione acustica label free (Bai X, Song B, Chen Z, Zhang W, Chen D, Dai Y, Liang S, Zhang D, Zhao Z, Feng L. Postoperative evaluation of tumours based on label-free acoustic separation of circulating tumour cells by microstreaming. Lab Chip. 2021 Jun 24. doi: 10.1039/d1lc00165e. Epub ahead of print. PMID: 34165474).

È noto che la formazione di metastasi è una delle cause principali di morte dei pazienti oncologici, motivo per cui tutti vengono sottoposti a terapie preventive nel postoperatorio.
Si pensi, però, alla possibilità di individuare con precisione i soggetti a maggior rischio di sviluppare metastasi: questi potrebbero essere trattati da subito in modo adeguato e comunque seguiti con percorsi ad hoc.

Il dispositivo presentato nello studio in oggetto è un sistema acusticofluidico con una microcavità sul fondo in grado di indurre un microstreaming acustico altamente localizzato partendo dalle vibrazioni acustiche.
Questo sistema consente di isolare le cellule tumorali dal campione di sangue, definendone la concentrazione.
Il dispositivo è stato prima di tutto testato su campioni di sangue ai quali erano state artificialmente aggiunte delle cellule metastatiche: il device ha così mostrato una efficienza del 96%.

Dati i buoni risultati, gli autori sono andati oltre, utilizzando il device su topi con tumore al seno: questi sono stati prima sottoposti a intervento chirurgico e poi il loro sangue è stato analizzato con il dispositivo acustico che ha predetto in modo corretto chi avrebbe sviluppato metastasi.
Per verificare la previsione, i topi sono stati seguiti per un lungo periodo.

Il vantaggio del dispositivo sta nel costo estremamente basso e nella facilità d’uso, che lo indica come un possibile sostegno agli oncologi. Il dispositivo deve essere prima testato anche su pazienti umani.

Stefania Somaré