MOOD è un progetto europeo di epidemic intelligence per la prevenzione dei rischi nella sanità pubblica, un progetto di ricerca scientifica per individuare in anticipo i primi segnali di epidemie.
Al termine del progetto, nel 2023, saranno messi a disposizione di tutti i Paesi strumenti di monitoraggio a integrazione di quelli esistenti.

25 enti di ricerca e agenzie di salute pubblica e veterinaria, afferenti a 12 Paesi, sono impegnati in questa sfida.
Tra questi, FEM coordina il Work Package sulla diseases intelligence e ha come partner FBK nell’ambito della JRU Epilab, operante da un paio d’anni nell’ambito dell’epidemiologia quantitativa delle malattie infettive, e l’Istituto Superiore di Sanità.

Annapaola Rizzoli

«FEM coordina in questo progetto una specifica area relativa all’intelligenza delle malattie e collabora con FBK nella raccolta di dati a livello europeo per sviluppare modelli epidemiologici» spiega la coordinatrice della Work Package sulla diseases intelligence, Annapaola Rizzoli, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM.

Coordinato dal CIRAD, il centro francese di cooperazione internazionale nella ricerca agronomica per lo sviluppo, nel contesto del programma europeo Horizon 2020, con un budget di 14 milioni di euro, il progetto MOOD è stato lanciato a Stoccolma, dove ha sede il Centro Europeo per il controllo delle malattie partner dell’iniziativa assieme all’OMS, alla FAO e all’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale.

L’inizio del progetto, nel mese di gennaio, è coinciso con la diffusione del Covid-19, mettendo alla prova fin da subito il team di ricerca, che si è impegnato nell’elaborazione di misure basate su modellizzazione della trasmissione del virus, diagnosi precoce e sviluppo della pandemia.

Quali sono i rischi legati alla diffusione di nuovi patogeni in Europa? In quali zone è maggiore la probabilità che si diffondano? Queste, essenzialmente, le domande alle quali i ricercatori di MOOD cercheranno di rispondere sfruttando tecniche analitiche e di estrazione dei dati provenienti da più fonti per migliorare il rilevamento, il monitoraggio e la valutazione delle malattie emergenti in Europa.

L’auspicio è che MOOD possa fornire supporto pratico e metodologico alle esistenti piattaforme di monitoraggio, combinando le informazioni legate alla salute con dati legati ad altri fattori, come quelli climatici e migratori.

Il cambiamento climatico, la mobilità animale e umana, la crescita della popolazione mondiale e l’urbanizzazione hanno portato a un aumento del rischio legato all’insorgenza di emergenze sanitarie e alla diffusione globale di nuovi patogeni.
Il mondo lo sta vivendo in questo momento a seguito della diffusione della pandemia legata al Covid-19.
In questa situazione il fattore tempo diventa essenziale per una diagnosi precoce dei rischi.