SI svolgerà il 14 marzo a Roma la seconda data prevista per la V Scuola di Formazione AIOP, Associazione Italiana Ospedalita’ Privata (la prima data è stata il 28 febbraio a Milano). Il corso quest’anno è dedicato alla cyber security ed è rivolto ai dirigenti, ai responsabili del trattamento dei dati personali e dei servizi informatici nelle strutture associate.
Durante il corso i partecipanti verranno aggiornati sulle novità introdotte dal Legislatore nazionale per attuare la General Data Protection Regulation e su temi collegati e complementari alla sicurezza informatica, per metterli nelle condizioni di valutare tutti gli elementi che identificano il rischio informatico.
«In coerenza con le iniziative assunte in tal senso dall’Unione europea, il nostro Paese si sta adeguando per essere maggiormente resiliente rispetto a minacce che insidiano la sicurezza nazionale e la crescita dell’Italia ma che, con la tecnologia a disposizione, sono destinati a moltiplicarsi – ha spiegato Barbara Cittadini, presidente nazionale di AIOP. –L’ambito sanitario non è immune, anzi, è particolarmente esposto a questi rischi, per la quantità e la rilevanza di dati che, quotidianamente, i nostri operatori si trovano a trattare.
Con la presa in carico del paziente, il nostro ruolo è quello di garantire la massima sicurezza, non solo delle cure ma, anche, di tutela della persona e dei suoi dati. La nostra Associazione non poteva, quindi, non attivarsi rispetto a queste trasformazioni, avendo il ruolo fondamentale di promuovere una crescita che, prima che tecnica e ordinamentale è, soprattutto, di natura culturale. La quasi totalità delle nostre strutture sanitarie associate ha puntualmente recepito le regole organizzative previste dal GDPR e molte di queste si sono già organizzate per gestire il rischio di attacchi cyber.
Con questo ciclo di seminari, l’AIOP si pone l’obiettivo di completare questo processo di sensibilizzazione e formazione, per garantire una piena compliance delle strutture associate ai principi e ai dettami della Direttiva NIS».
Stefania Somaré