Progetto Aida care, vicini grazie alla tecnologia intelligente

Esiste un’opzione valida per rimanere a vivere in casa propria anche in età avanzata e in condizioni sanitarie precarie, con la serenità di ricevere immediata assistenza in caso di bisogno o di emergenza medica? Da oggi sì. International Care Company Spa ha messo a punto il progetto Aida Care, una soluzione intelligente per vivere sicuri basata sulla tecnologia più avanzata di domotica collegata a una centrale operativa attiva giorno e notte, 24 ore su 24.
Aida Care è un Sistema Integrato di Dispositivi e Sensori capaci di monitorare sia la persona sia l’ambiente domestico in cui vive, rilevare anomalie e trasmetterle in tempo reale a una rete di operatori, tra cui medici, in grado di interloquire con la persona anziana, valutare la situazione, tranquillizzare se possibile oppure intervenire all’istante contattando il caregiver e/o i soccorsi.

Il metodo è pensato per chi è ancora autosufficiente ma si trova a vivere da solo, a seguito delle vicissitudini della vita o per scelta. I benefici che offre si dipanano su più fronti: tranquillità personale di essere assistiti in caso di bisogno; possibilità di verificare i principali parametri vitali avvicinandosi al tablet in dotazione e durante il sonno, grazie alla fascia letto; maggiore autonomia da caregiver e famigliari che, sentendosi a loro volta rassicurati che il proprio caro è costantemente monitorato e verrà soccorso in caso di bisogno, possono attenuare la pressione del controllo e vivere più liberi e sereni; soddisfazione nel sapere di pesare meno su figli e famigliari.

Il caregiver potrà, inoltre, usufruire del servizio di Family coach, per analizzare la situazione del proprio caro insieme a una squadra multi-specializzata composta da psicologi, medici, infermieri e assistenti sociali che, dopo aver accolto la richiesta e approfondito la situazione, forniranno una serie di soluzioni personalizzate.

Gli operatori qualificati sono a disposizione in modo continuativo, anche tramite una rete di video conferenza facilmente attivabile da tablet, e potranno verificare qualsiasi problema o allarme riportando lo scenario alle condizioni ottimali.

«Siamo di fronte a nuovo modo, rivoluzionario, di ridefinire spazi e tempi senza la necessità di ricorrere a registrazioni audio o video che comprometterebbero la privacy della persona, ma offrendo la garanzia di una protezione completa sia a favore della persona sola che del proprio caregiver, utilizzando tecnologie di frontiera», spiega Guja Ventura, operations manager del progetto.
«Aida Care realizza una utile triangolazione e mediazione tra paziente e caregiver, contribuendo in modo efficace a rasserenare gli animi e a migliorare le relazioni personali».

I dispositivi e i sensori a disposizione sono di vario tipo e possono essere scelti in tre diversi pacchetti a seconda delle esigenze personali. I tre irrinunciabili sono tablet, fascia letto e bracciale di rilevamento cadute, ai quali possono essere aggiunti sensori che sfruttano la tecnologia laser per rilevare fumo, gas, monossido di carbonio ed eventuali allagamenti, sensori per porte e di movimento, pulsanti SOS e lampadina e prese smart.

I parametri monitorabili da tablet tramite Transdermal Optical Imaging (TOI) sono battito cardiaco, respirazione, saturimetria, pressione arteriosa, livello di stress, e HRV (variabilità del battito cardiaco).
Raffaele D’Addario, responsabile nuove tecnologie, ci spiega come posizionare il viso in primo piano davanti a uno schermo possa essere sufficiente per effettuare tutte queste rilevazioni.
«La TOI attraverso un algoritmo espande ed esaspera i micromovimenti facciali e i piccoli cambiamenti nell’assorbimento della luce da parte della pelle, li rielabora e fornisce i risultati.
Attraverso test interni abbiamo verificato e accertato che i dati ottenuti grazie a questa sofisticata tecnologia d’avanguardia siano attendibili e precisi al 95% rispetto alle misurazioni tradizionali e quindi molto validi come indicatori in una situazione di monitoraggio costante».

I dispositivi e i sensori di monitoraggio Aida Care, gestibili dal Caregiver o dall’assistito, comunicano tra loro grazie al gateway e al tablet in dotazione. Osservare e testare la loro operatività di persona offre una visione diversa sul futuro ma, ancora di più, rende consapevoli di un futuro inimmaginabile che in realtà è già iniziato e alla portata di tutti.

Elena Mattioli