Sanità veneta: accordo tra Regione e Sindacati

La Regione del Veneto e le Organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up, Fsi Usae e Fials) del comparto sanità hanno siglato un Protocollo d’Intesa in materia di personale del Ssr alla luce della riforma della sanità veneta approvata il 25 ottobre scorso (legge regionale n. 19). Nove i punti dell’accordo:
• attivazione di tavoli di confronto sulle ricadute dell’accorpamento delle aziende sanitarie e l’istituzione dell’Azienda Zero sull’organizzazione del lavoro, a livello sia regionale sia di singola azienda;
• mantenimento dei vecchi contratti e accordi presi dai sindacati con le aziende soppresse o accorpanti sino al 30 giugno 2017, con proroghe massime fino al 30 settembre 2017, in attesa che vengano stipulati nuovi contratti e accordi;
• adozione da parte delle nuove aziende sanitarie dei piani triennali di razionalizzazione della spesa e uso dei risparmi ottenuti anche per incentivare il personale;
• verificare che le risorse ottenute dalla ristrutturazione del personale coinvolto nella nuova contrattazione collettiva 2016/2018 sia usata come da previsione;
• attivare iniziative a favore di un aumento dei fondi disponibili per la contrattazione integrativa;
• definire criteri generali da seguire per applicare la mobilità interna ed esterna;
• effettuare un monitoraggio regionale per verificare che le nuove Aziende Ulss e Sanitarie abbiano il giusto numero di personale sanitario;
• monitorare l’iter per la definizione del fabbisogno di personale delle aziende;
• condividere iniziative per la formazione del personale.
«Sono molto soddisfatto», ha commentato Coletto, «perché con questo atto diamo il via a una collaborazione a tutto campo che sarà utile per la fase realizzativa di una riforma epocale, nella quale il personale riveste un ruolo centrale. C’è un tavolo di confronto specifico, ma soprattutto, in concreto, una somma di circa 13,5 milioni in tre anni, da dedicare ai diversi aspetti della riforma che toccano più da vicino i lavoratori, ai quali riserveremo una parte dei risparmi realizzati».

Stefania Somaré