Sindrome infiammatoria multisistemica, nuove linee guida OMS

La letteratura ci dice anche che negli under 18 il Long Covid si presenta spesso con la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), rendendo necessario il ricovero, in alcuni casi anche in Terapia Intensiva.
Secondo alcune stime, circa un bambino su sette rischia conseguenze a lungo termine dal Covid-19 e nel 13% dei casi i giovani infettati, anche asintomatici, sviluppano problemi renali, polmonari, cardiaci, depressione e stanchezza.

È questa la ragione principale che porta i pediatri a suggerire la vaccinazione anche nella fascia 5-12 anni.

L’OMS ha pubblicato linee guida per il trattamento dei bambini ricoverati per MIS-C nelle quali si dà indicazione all’uso di corticosteroidi in aggiunta ai sistemi di supporto vitale per i pazienti di età compresa tra 0 e 18 anni, sia in caso vi sia diagnosi di sola MIS-C, sia in caso che vi sia diagnosi anche per la sindrome di Kawasaki, una sindrome infiammatoria che colpisce i vasi sanguigni in modo acuto.

Il documento non è pubblicato a sé, ma è inserito all’interno della nuova versione del “Living guidance for clinical management of Covid-19”, pubblicato il 23 novembre. Dal momento che la MIS-C è una sindrome di nuova scoperta, la sua definizione cambia nel tempo man mano che si hanno nuove evidenze.
Queste indicazioni si basano sulla revisione sistematica di tre studi, per un totale di 885 soggetti, e si ha il confronto tra gli esiti derivati dal somministrare: i corticosteroidi insieme al trattamento endovenoso di immunoglobuline (IVIG) rispetto a fare solo l’IVIG; somministrare solo i corticosteroidi piuttosto che solo l’IVIG; aggiungere i corticosteroidi al trattamento IVIG rispetto all’uso dei soli corticosteroidi.

La revisione sembra indicare l’efficacia di somministrare i corticosteroidi in forma endovenosa prima dell’IVIG, anche in pazienti per i quali ci siano entrambe le prescrizioni. L’OSM suggerisce questa procedura anche perché i corticosteroidi sono di facile accesso più o meno in tutti i setting di cura, mentre lo stesso non si può dire per l’IVIG.

Quale corticosteroide è meglio utilizzare? Tutti gli studi riesaminati hanno optato per il metilprednisilone usato a varie dosi: si suggerisce quindi di valutare caso per caso.
C’è però evidenza dell’importanza di monitorare i pazienti per eventuale comparsa di effetti collaterali da corticosteroidi, come l’iperglicemia e cambiamenti nel comportamento. Data la fascia di età, perché le terapie diano gli esisti sperati è importante che ci sia il giusto supporto.

L’OMS mette in evidenza la necessità di proseguire gli studi in merito alle terapie più adeguate nei giovani pazienti che sviluppano MIS-C e sindrome di Kawasaki. Per esempio, al momento non è possibile sapere se queste terapie funzionino meglio in alcuni gruppi o in altri, nemmeno in relazione alla severità della sindrome sviluppata… in particolare non si può dire nulla di peculiare per i pazienti più piccoli. A maggior ragione, servono ulteriori informazioni.