Smartphone per lo screening della retinopatia diabetica

Il diabete è una patologia sempre più diffusa e, secondo le stime, è destinata a crescere ulteriormente, incidendo sulla qualità di vita delle persone e anche sui costi sanitari dei Paesi. Tra le varie complicanze, la retinopatia è una delle più comuni.

Un team di ricercatori ha presentato una review dei sistemi di diagnosi basati su smartphone, capace di abbassare i costi a carico del servizio sanitario e facilitare l’accesso allo screening alla popolazione (Tan CH, Quah W, Tan CSH, et al. Use of smartphones for detecting diabetic retinopathy: a protocol for a scoping review of diagnostic test accuracy studies. BMJ Open 2019;9:e028811).
Questi sistemi sfruttano la macchina fotografica digitale dello smartphone, l’intelligenza artificiale e altri dispositivi aggiuntivi.

La ricerca degli articoli sui quali basare la review è stata fatta a partire da Embase (Ovid), Medline (Ovid) e Cochrane Library.
Un dato interessante emerso da questa revisione è che il 72% delle economie sviluppate ha già iniziato a usare questi sistemi di screening della retinopatia, mentre si scende al 42% per le economie emergenti.

Si evince inoltre che l’oftalmoscopia con smartphone, se accoppiata a network di telemedicina o a sistemi di IA, può essere sfruttata per lo screening di massa della popolazione diabetica.
Aspetto altrettanto importante: questa tecnologia è semplice e può essere usata anche da personale non specializzato, come gli infermieri.

Esistono, però, delle limitazioni: la qualità dell’immagine, per esempio, può essere scarsa, anche a causa del movimento delle mani di chi regge lo smartphone oppure per la dimensione piccola della pupilla o, ancora, per un riflesso non voluto.

La review conclude sottolineando la necessità di verificare ogni volta l’accuratezza del test diagnostico fatto con l’oftalmoscopio su smartphone, in modo tale da garantire un buon servizio.

Stefania Somaré