Secondo il rapporto 2015 di Assobiomedica, in Italia ci sono 291 startup nel settore medico: il 48% originato come spin-off dalla ricerca pubblica e il 34% incubato in programmi di accelerazione. Il 29% delle “startup digital health” è nato da meno di quarantotto mesi, con un’etĂ media di poco superiore ai cinque anni. Il maggior numero di startup è attivo nel comparto della diagnostica in vitro (26%), seguito dal biomedicale strumentale (21%) e dai servizi e software (20%). «Nel 2014 la spesa in Ict nella sanitĂ italiana è tornata a crescere, ma è necessaria una roadmap digitale e come Digital Magics HealthTech crediamo di poter aver un ruolo strategico ed essere un attore importante in questo settore, sia nel pubblico che nel privato, per contribuire a sviluppare piani strategici per l’innovazione», afferma Layla Pavone, ad di Digital Magics per l’Industry Innovation.
