Telemedicina, soluzioni innovative salva tempo e salva vita

Durante l’incontro Pharma Hub Week Il 1° evento italiano con casi nazionali e internazionali di applicazione concreta di AI, digitalizzazione e analisi del dato organizzato per approfondire tematiche per una filiera della salute sostenibile e data driven si è parlato di telemedicina.

Per comprendere il fenomeno della digitalizzazione della cura alla quale stiamo assistendo, Stefano Vitta – Health marketing, digital health and transformation consultant è intervenuto partendo da un dato fondamentale.

«In questo cambiamento di approccio, non si deve perdere di vista il paziente che, anch’esso, ha subito un cambiamento, parallelamente alle metodologie e ai percorsi che deve seguire. Il rapporto tra medico e paziente è mutato: quest’ultimo non accetta più il rapporto patriarcale con il primo e ricerca, molto di più, a partire da un supporto emotivo e un rapporto empatico».

Il tempo limitato del medico è un fattore che porta a trascurare questi aspetti.

«Per questo, l’utilizzo di piattaforme digitali a servizio dei medici di famiglia per la gestione dell’ambulatorio vengono in soccorso del sanitario, attraverso la digitalizzazione del percorso che prevede più stazioni: dalla prevenzione, alla sintomatologia, al trattamento di cura fino al follow-up, la piattaforma offre una serie di servizi che supporta il paziente nel suo viaggio, sia nella fase acuta, sia cronica, attraverso la raccolta di dati che vengono raccolti nel database.

Dati che saranno analizzati e serviranno a costruire un trend. Sarà l’intelligenza artificiale a fare la differenza e ad offrire quel valore aggiunto attraverso l’integrazione dei dati e la loro distribuzione in uno scenario multicanale».

Una soluzione salva tempo per il medico, ma che garantisce anche l’outcome finale, ovvero la soddisfazione del bisogno del paziente. A testimoniare come l’utilizzo della AI possa rendere il lavoro del medico più rapido e accurato Daniele Conti, founder and CEO della startup SynDiag, ha presentato un approccio innovativo a supporto del medico per la diagnosi del tumore ovarico, dove il fattore tempo gioca un ruolo determinante.

«Come ingegneri, abbiamo incorporato risorse e competenze per andare a coinvolgere le strutture sanitarie che consentono l’accesso libero ai dati clinici fruibili. Ci siamo occupati di ecografia diagnostica, in ginecologia, valutando il tumore all’ovaio, malattia oncologica che impatta maggiormente. Lo schema Ovaix da noi proposto mette in contatto le persone coinvolte dal punto di cura, fino al centro di riferimento oncologico. Il medico di base, di secondo livello, il radiologo, il ginecologo, l’oncologo: questa soluzione coinvolge tutti e permette ai professionisti di dialogare.

Alle spalle di questo schema la paziente è sempre coinvolta. Questa soluzione offre di certo un supporto tecnologico, ma anche una ulteriore valutazione da medici competenti che segnala il percorso da seguire, partendo dalla lettura di una biopsia basata su un’immagine virtuale. Non è mai semplice fare una diagnosi e l’elaborazione dei dati attraverso l’AI permette di semplificare e di accorciare il percorso della paziente».