Terzo certificato baby friendly per l’Alto Adige

Terzo certificato baby friendly per l'Alto Adige1) Definire una politica aziendale e dei protocolli scritti per l’allattamento al seno e farli conoscere al personale sanitario.
2) Preparare il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo.
3) Informare le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell’allattamento al seno.
4) Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre subito dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.
5) Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati.
6) Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, a meno di prescrizione medica.
7) Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre, in modo che trascorrano insieme ventiquattr’ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.
8) Incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento.
9) Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell’allattamento.
10) Promuovere la collaborazione tra gli operatori della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno alle quali indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.

Il team del Punto Nascita

Sono i 10 step che devono essere implementati in un Punto Nascita per poter ricevere il titolo di “Ospedale amico dei bambini” di Unicef. Un traguardo che di recente è stato raggiunto dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, il cui Punto Nascita registra circa 1400 parti l’anno. Questo è il terzo ospedale dell’Alto Adige ad aver ricevuto il titolo.

Stefania Somaré