Tumore al polmone, i cinque ospedali con il maggior volume di interventi

Dai dati PNE 2017 si evince che in Italia solo 1 ospedale su 4 rispetta lo standard minimo per volume d’interventi sul tumore al polmone.
Gli stessi dati hanno permesso a Doveecomemicuro di stilare una classifica nazionale degli ospedali più performanti per numero di operazioni per tumore maligno al polmone.
Tumore al polmone, i cinque ospedali con il maggior volume di interventiAl primo posto si conferma lo IEO – Istituto Europeo di Oncologia di Milano, mentre l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma è seconda. Seguono l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Ospedale di Padova e l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI).

Ancora troppi ospedali fanno volumi eccessivamente bassi di attività per quanto riguarda il tumore al polmone. Solo il 27% raggiunge i 100 interventi annui fissati come standard minimo di riferimento nazionale: soglia peraltro ritoccata nell’edizione 2017 del PNE (Programma Nazionale Esiti di Agenas) e portata da 150 interventi a 100.

«Il volume di interventi è un parametro che può avere un importante impatto sugli esiti delle cure», spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica. «Agenas lo monitora per conto del Ministero della Salute, insieme ad altri indicatori come la mortalità a 30 giorni dall’operazione: i dati confermano che vi è un’associazione tra alto numero di interventi e risultati favorevoli».

«L’esperienza è importante, soprattutto per operazioni chirurgiche complesse», precisa Erino Angelo Rendina, ordinario di Chirurgia Toracica presso la Sapienza Università di Roma e direttore della UO di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma.

Quanti ospedali in Italia trattano questo carcinoma e come sono distribuiti?
Le strutture italiane pubbliche o private accreditate che eseguono l’intervento per tumore al polmone sono 147: il 54% si trova al nord, il 19% al centro e il 27% al sud. Della totalità degli interventi, il 56% è stato effettuato al nord, il 27% al centro e il 18% al sud.

Il valore di riferimento ministeriale minimo di 100 interventi l’anno è raggiunto dal 27% dei centri: il 59% è al nord, il 33% al centro e l’8% al sud.
Quanto a mortalità a 30 giorni dall’intervento, la soglia massima stabilita è 0,5%: 7 strutture (5%) rispettano entrambi i valori di riferimento.

In Italia le 5 strutture con le percentuali più basse di mortalità a 30 giorni dall’intervento (che deve essere inferiore allo 0,5%) e con volumi annuali di interventi sopra il valore di riferimento sono:
– Ospedale Borgo Trento di Verona (144 interventi, mortalità 0%)
– Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I di Ancona (116 interventi, mortalità 0%)
– Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma (236 interventi, mortalità 0,24%)
– Policlinico Umberto I di Roma (163 interventi, mortalità 0,35%)
– Ospedale San Raffaele – Gruppo Ospedaliero San Donato di Milano (181 interventi, mortalità 0,48%).