Un pacemaker contro le apnee notturne

Il meccanismo d'azione del pacemaker

Un nuovo pacemaker che riduce le apnee ostruttive del sonno è stato applicato per la prima volta in Italia presso la Clinica di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Maggiore della Carità di Novara, in collaborazione con l’Istituto Scientifico di Veruno Irccs Fondazione Maugeri.

Il meccanismo d’azione del pacemaker

Il dispositivo (identico a quelli usati per la stimolazione cardiaca) evita il collasso delle vie aeree che causano l’apnea e riporta la respirazione alla normalità. Il chirurgo lo colloca, mediante incisione mandibolare, sul nervo linguale. Dopo l’applicazione il dispositivo va calibrato in modo da stimolare il movimento della lingua in modo coerente con lo sforzo respiratorio: questa fase si svolge presso il Laboratorio di Polisonnografia del Centro di Medicina del Sonno di Fondazione Maugeri di Veruno, dove si controlla anche l’efficacia nel medio-lungo periodo. La batteria del pacemaker si cambia ogni otto anni e l’intervento è completamente reversibile.