
La competenza incontra l’innovazione: perché la soluzione MRI I-Genius cambierà la neurochirurgia. Presentata all’EANS di Vienna un’innovativa soluzione per risonanza magnetica intraoperatoria cerebrale
Gli interventi chirurgici per tumori cerebrali sono procedure ampiamente diffuse a causa dell’elevata incidenza di patologie tumorali. Ogni anno, in tutto il mondo vengono diagnosticati oltre 500.000 nuovi casi di tumori cerebrali maligni primari (1), il 77% dei quali sono gliomi.
I gliomi sono il tumore intracranico primario più comune e rappresentano l’81% dei tumori cerebrali maligni. Il glioblastoma, l’istologia di glioma più comune (circa il 45% di tutti i gliomi), ha una sopravvivenza relativa a 5 anni di circa il 5% (2). Questi tumori sono notoriamente difficili da differenziare dal tessuto cerebrale adiacente, rendendo difficile stimare con precisione il tumore residuo durante l’intervento chirurgico (3).
Il trattamento chirurgico del glioma ne prevede l’asportazione ma qualora questa non sia completa – laddove un ulteriore fattore di complicazione è dovuto al fatto che il tessuto patologico è indistinguibile a occhio nudo dal tessuto sano – il rischio di una sua ricorrenza è molto alto. Studi clinici dimostrano, infatti, che la recidiva tumorale deriva da precedenti ablazioni parziali.
Le diverse tecniche di imaging ne consentono l’identificazione, ma il fatto che il cervello sia sottoposto a spostamento a partire dal momento in cui viene aperta la meninge, e ancor di più quando s’inizia a rimuovere materiale, determina una perdita di coerenza spaziale tra l’immagine acquisita prima della chirurgia e durante la chirurgia, esponendo, appunto, al rischio di rimozione parziale.
Le tecniche di imaging sono entrate in sala operatoria proprio per fornire immagini “aggiornate” con il procedere della chirurgia, ma l’ultrasuono ha problemi di panoramicità, la TAC espone a ripetute radiazioni ionizzanti. La risonanza supera entrambi questi problemi.
L’imaging con risonanza magnetica intraoperatoria (iMRI) durante l’intervento chirurgico aiuta a confermare il successo della rimozione dell’intero tumore cerebrale, utilizzando sequenze morfologiche. Gli attuali sistemi di risonanza magnetica intraoperatoria sono per lo più dispositivi a magnete chiuso, che non solo sono costosi da installare e manutenere, ma sono anche molto complessi da utilizzare durante un intervento chirurgico, il che aumenta i tempi dell’operazione o espone il paziente a rischi aggiuntivi.
Che cosa è I-Genius?
Per rispondere alle esigenze cliniche tipiche delle operazioni sui tumori cerebrali Esaote, in collaborazione con rinomati neurochirurghi internazionali, ha sviluppato I-Genius, un sistema di risonanza magnetica aperto, ottimizzato per l’uso neurochirurgico. Il sistema include uno speciale tavolo operatorio e accessori progettati per essere sicuri e pienamente compatibili con l’uso della risonanza magnetica.
In particolare, un letto operatorio, sviluppato appositamente e progettato con struttura amagnetica con movimenti manuali o elettrici; un bloccatesta compatibile con la RM, con bobine dedicate e con la possibilità di neuronavigazione; le bobine di ricezione del segnale sviluppate per ottimizzarne l’acquisizione, compatibili con il poggiatesta e pensate per garantire un workflow veloce e sicuro, e un monitor posizionabile direttamente nella sala chirurgica.
I-Genius può essere dotato anche di un innovativo sistema di neuronavigazione (sviluppato dall’azienda MedCom), capace di fondere immagini acquisite in sede preoperatoria con quelle prodotte durante la chirurgia, così da massimizzare il contributo informativo di ognuna.
Quali sono i vantaggi di I-Genius?
Grazie alla sua configurazione, al workflow semplificato, a un design compatto del sistema e alla zona esposta al rischio “effetto proiettile” estremamente ridotta, il paziente, immobilizzato sul letto per l’intervento, può venire spostato solidalmente con il letto tra la posizione chirurgica e quella di imaging in capo a pochi minuti durante l’intervento stesso per verificare la totale rimozione della massa tumorale.
Il vantaggio del sistema I-Genius è quindi poter effettuare molti più controlli, eseguendo immagini diagnostiche nel corso dell’intervento stesso in tempi rapidi, aiutando i chirurghi a confermare la completa rimozione del tumore, prima di chiudere il cranio. Oltre a evitare le lunghe, complesse e rischiose procedure di spostamento necessarie sui sistemi a magnete chiuso da effettuarsi postintervento per controllare l’esito dell’intervento, questa configurazione riduce la complessità, abbrevia i tempi della procedura e riduce il rischio di un secondo intervento.

Roberto Rafael Herrera, primario di Neurochirurgia presso la Clinica Adventista Belgrano di Buenos Aires, dichiara: «ciò che rende I-Genius veramente innovativo è la sua capacità di fornire immagini intraoperatorie in ogni fase della neurochirurgia. Questo consente al chirurgo di resecare la lesione, verificare immediatamente il risultato, rivalutare come procedere con precisione e sicurezza e quindi continuare la procedura con sicurezza.
Questo processo può essere ripetuto tutte le volte che il chirurgo lo riterrà necessario durante l’operazione, culminando in un controllo finale che fornisce la certezza di aver ottenuto la massima resezione sicura del tumore, preservando al contempo la salute cerebrale e le funzioni neurologiche del paziente».
In sala operatoria, ogni decisione presa da un neurochirurgo può avere profonde implicazioni sulla prognosi del paziente. Eppure, nella maggior parte dei centri, il follow-up diagnostico per immagini viene ancora eseguito solo nel periodo post-operatorio, quando la risonanza magnetica rivela – a volte troppo tardi – se la lesione è stata completamente resecata.
È corretto dire quindi che la facilitazione della reiterazione dell’imaging di verifica del progresso della chirurgia fino a un check finale prima di richiudere il cranio – assunto che la qualità è adeguata allo scopo – è il core dell’innovazione del sistema I-Genius. Inoltre, l’efficienza economica del sistema e i suoi requisiti d’installazione nonché di uso lo rendono una soluzione estremamente sostenibile in un’ottica di democratizzazione dei livelli di cura.
«I-Genius segna un traguardo significativo per Esaote», dice Franco Fontana, CEO di Esaote. «È il risultato di una strategia basata sull’innovazione tecnologica, sulla ricerca applicata e sulla stretta collaborazione con la comunità clinica. Con questo sistema entriamo nel campo della risonanza magnetica intraoperatoria con una soluzione accessibile e sostenibile, che apporta un grande valore alla pratica neurochirurgica quotidiana e contribuisce a migliorare la qualità di vita dei pazienti».
I-Genius è stato presentato in occasione del 25° Congresso annuale dell’EANS – European Association of Neurosurgical Societies – tenutosi a Vienna dal 5 al 9 ottobre 2025. Un Simposio dedicato, dal titolo “La competenza incontra l’innovazione: perché la soluzione MRI I-Genius cambierà la neurochirurgia” ha visto riuniti neurochirurghi provenienti da tutto il mondo, che hanno potuto assistere alla presentazione dei risultati ottenuti utilizzando il sistema I-Genius per la risonanza magnetica intraoperatoria nella chirurgia del glioma cerebrale.
Lo studio, condotto dal dott. Herrera, insieme ad altri eminenti neurochirurghi, ha avuto come obiettivo verificare “la possibilità di utilizzo, la sicurezza e l’utilità di una risonanza magnetica intraoperatoria aperta per valutare l’estensione della resezione del glioma” e ha dimostrato che “questi sistemi rappresentano una convergenza ideale di efficacia, costo e funzionalità, posizionandosi come opzione preferenziale per il futuro degli interventi neurochirurgici.
Avere un sistema di risonanza magnetica con queste caratteristiche posizionato direttamente in sala operatoria può facilitare la resezione del tumore cerebrale nella massima sicurezza, senza interferenze significative con le procedure chirurgiche e anestesiologiche e senza prolungare eccessivamente la procedura” (4).
Bibliografia
- 1) Ostrom QT, Gittleman H, Truitt G, Boscia A, Kruchko C, Barnholtz-Sloan JS. CBTRUS Statistical Report: Primary brain and other central nervous system tumors diagnosed in the United States in 2011-2015. Neuro Oncol. 2018;20, suppl_4:iv1-iv86. doi:10.1093/neuonc/noy131
- 2) The epidemiology of glioma in adults: a “state of the science” review. Neuro Oncol. 2014 luglio; 16(7): 896-913 su Pubmed
- 3) Soma S, Tamura A, Shibao S, Nishino S, Iwama T. Significance of intraoperative magnetic resonance imaging in glioma surgery. Neurol Med Chir (Tokyo). 2021;61(2):63-9. doi:10.2176/nmc.ra.2020-0207
- 4) Medical Research Archives, https://esmed.org/MRA/index.php/mra/article/view/5387



