Dedalus ha presentato D-LARA, un assistente intelligente, co-creato con LOINC Italia – IIT CNR. La nuova soluzione di Dedalus è nata con l’obiettivo di garantire la corretta codifica, secondo standard internazionali, dei dati clinici: un elemento indispensabile per l’effettiva interoperabilità tra i diversi sistemi sanitari.
D-LARA è stato presentato in occasione del forum di FIASO sull’intelligenza artificiale per il futuro della sanità, evento a cui ha preso parte Vincenzo Giannattasio Dell’Isola, amministratore delegato di Dedalus Italia.
Una delle sfide della sanità odierna è garantire la qualità del dato, che, peraltro, coincide con la qualità della cura. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario automatizzare il mapping dalle terminologie con cui si identificano patologie, diagnosi e processi clinici, traducendole dal linguaggio locale dei singoli ospedali agli standard internazionali. Questo, inoltre, rappresenta un requisito del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0.
Il modello D-LARA è in grado di trasformare le codifiche dei singoli laboratori in un codice internazionale detto LOINC. Ciò velocizza il processo di interpretazione di tali codifiche, migliorandone la qualità e arrivando ad avere una documentazione clinica condivisibile tra diversi sistemi sanitari.
«Il dato è pressoché inutile se non è usabile e interoperabile e in un contesto frammentato come quello italiano ed europeo è fondamentale creare una applicazione in grado di tradurre qualunque tipologia di informazione in un linguaggio standard condiviso: l’AI è integrata nativamente nei workflow clinici, con interfacce progettate secondo principi di human-centered design. Questo sistema non solo migliora la precisione, ma supporta anche aggiornamenti automatici e l’integrazione con altri standard rendendolo uno strumento unico per chiunque operi nel settore della gestione dei dati sanitari» ha commentato Giannattasio Dell’Isola.
La nuova soluzione di Dedalus soddisfa appieno i requisiti del Fascicolo Sanitario Elettronico e consente alle strutture ospedaliere di utilizzare in modo più integrato gli standard di codifica internazionali. Si tratta di un passaggio importante verso processi clinici realmente digitali.
 
            


