Giandomenico Nollo, presidente della Società Italiana di Health Technology Assessment, ha commentato la decisione con cui il TAR del Lazio ha sollevato una questione di illegittimità costituzionale del payback.
«SIHTA ha da sempre a cuore il SSN, la salute dei cittadini e lo sviluppo delle medie e piccole imprese italiane che producono innovazione. Il payback non fa bene a nessuno di questi tre elementi.
Va trovata una soluzione equa che tenga conto dell’equilibrio del bilancio dello Stato e della sopravvivenza delle piccole e medie imprese.
Occorre quindi guardare al futuro partendo dal constatare che i tetti di spesa sono inadeguati e l’approccio proposto è iniquo e determina diseguaglianze tra Regioni che privilegiano la sanità pubblica rispetto a quelle guardano più al privato. A scapito delle prime».
Nollo si è espresso così a margine della sessione del Forum Risk Management di Arezzo dedicata alla “Nuova Governance dei Dispositivi Medici e Sostenibilità” che ha visto la partecipazione di SIHTA accanto a referenti del Ministero della Salute, Consip, amministrazioni regionali, Conferenza Stato-Regioni e Agenas.
Tra gli elementi chiave emersi dalla discussione, primo tra tutti il Nuovo Regolamento Europeo per i Dispositivi Medici, che ancora richiede qualche lavoro di aggiustamento e adeguamento delle scadenze previste per mantenere operativo il parco DM, stante la difficoltà a portare a certificazione oltre un milione di dispositivi a catalogo.
Sul tema HTA, poi, sono tutti d’accordo che siamo a un punto cruciale dato dall’avvio del Programma Nazionale HTA dei dispositivi medici e dall’attuazione del Regolamento Europeo per l’HTA gli stessi.
Il piano di lavoro dei due assetti normativi sulla valutazione delle tecnologie sanitarie è sinergico e mutuamente funzionale. La sfida richiede di attivare la rete di centri collaborativi, l’intervento proattivo delle Regioni e la regia di una cabina nazionale per l’HTA.
Altro tema centrale, per riprendere l’argomento iniziale, è stato il payback, introdotto da Massimiliano Boggetti, presidente uscente di Confindustria Dispositivi Medici.
SIHTA ha anche presentato i risultati di un gruppo di lavoro coordinato da Pietro Derrico, past president SIHTA, e attivato per un’analisi operativa e comparata con altri Paesi a noi vicini (Germania e Francia) e per la proposizione di ragionevoli proposte di uscita da questo vicolo cieco che vede da un lato il governo impegnato a salvaguardare i conti dello Stato e dall’altro le imprese italiane preoccupate per un sostanziale prelievo fiscale retroattivo e capace di mettere in seria crisi molte PMI.