A Cefalù, catetere tetrapolare con bipolo corto

È il primo al mondo ed è stato impiantato su un paziente di cinquantasette anni all’Istituto San Raffaele Giglio di Cefalù. Parliamo del catetere tetrapolare con bipolo corto per la cura dello scompenso cardiaco, il cui impianto è stato eseguito senza complicanze dall’équipe di elettrofisiologia del San Raffaele Giglio di Cefalù, guidata da Gabriele Giannola, dell’Unità di Cardiologia.

Da sinistra, Riccardo Airò Farulla, che ha contribuito all’intervento, con Gabrielle Giannola e il nuovo catetere

«Questo catetere», spiega il dott. Giannola, che ha partecipato alla progettazione del catetere, «rispetto ai precedenti ha una nuova forma che, con quattro punti di ancoraggio, si adatta meglio e in modo più stabile alle pareti della vena cardiaca. Inoltre, esso stimola il ventricolo sinistro con sedici diversi modi di stimolazione mediante quattro elettrodi, che utilizzano la minore energia possibile e che sono posti a una distanza tale da evitare complicanze come la stimolazione del nervo frenico. Tutto questo si integra con il nuovo defibrillatore biventricolare, che stimola il cuore in modo più fisiologico». Il dott. Giannola ha anticipato di poche ore gli altri venti centri nel mondo selezionati per questo impianto.