Agamede di Mitsubishi rivoluziona la biotecnologia e combatte il Covid-19

Sviluppato dall’Institute of Bioorganic Chemistry della Polish Academy of Sciences in collaborazione Mitsubishi Electric, Labomatica e Perlan Technologies, il sistema robotico Agamede è stato progettato per accelerare la diagnosi del SARS-CoV-2.

Grazie alla combinazione tra intelligenza artificiale e tecnologia di automazione allo stato dell’arte, il sistema è in grado di analizzare 15.000 campioni al giorno.
Fra le altre applicazioni spiccano la ricerca di nuovi farmaci e lo sviluppo di terapie antitumorali personalizzate.

Agamede è considerata la prima scienziata della storia e nessun nome poteva essere più appropriato per il sistema di automazione da laboratorio sviluppato dall’Institute of Bioorganic Chemistry della Polish Academy of Sciences (IBCH PAS).

Oltre ad automatizzare le comuni attività di laboratorio, il sistema robotico AGAMEDE combina automazione e intelligenza artificiale per generare un’esclusiva configurazione a circuito chiuso.

Ciò significa che sono i robot a predisporre le prove, leggere i risultati al momento opportuno e interpretare i dati sfruttando il software Gene Game™ di Labomatica per preparare in autonomia il successivo ciclo sperimentale.

Gli operatori devono solo impostare il quesito, progettare il sistema sperimentale e verificare la correttezza di sequenze e operazioni. AGAMEDE può eseguire analisi ed elaborarne i risultati per 24 ore al giorno.

L’integrazione di intelligenza artificiale e automazione in una soluzione ad elevata produttività è una svolta rivoluzionaria. La maggior parte degli attuali sistemi automatizzati ad alto rendimento richiede ancora che un operatore consulti i risultati e pianifichi la successiva batteria di esperimenti dopo il completamento del ciclo, mentre AGAMEDE lo fa di default.

«Il modulo intelligenza artificiale consente ad AGAMEDE di interpretare le prove senza interventi da parte dell’uomo, ma basandosi unicamente su modelli matematici», spiega Radosław Pilarski, PhD, inventore e ingegnere capo del sistema.
«Questa soluzione può essere impiegata da laboratori diagnostici centrali, aziende farmaceutiche per lo sviluppo di medicinali, laboratori oncologici in cerca di terapie mirate per i pazienti, o anche reparti R&D di aziende chimiche e biotecnologiche per ottimizzare i bioprocessi».