Dalla scoperta dei raggi x a oggi il fisico medico, ovvero l’esperto in fisica e matematica applicate all’ambito sanitario, ha svolto un ruolo fondamentale nel consentire lo sviluppo tecnologico di vari ambiti, in primis proprio quello della diagnostica per immagini.
Oggi, con l’avvento degli algoritmi di intelligenza artificiale in molti macchinari medicali, il fisico medico ha il compito di favorire una transizione sicura verso la medicina 4.0.
Infatti, nonostante molti produttori inseriscano già questi algoritmi nei dispositivi e nelle strumentazioni diagnostiche, non ci sono evidenze basate su un numero sufficiente di casi che questi funzionino al meglio.
Tale aspetto deve essere affrontato con competenza, al pari della questione dell’omogeneità dei dati di partenza per le letture date dall’algoritmo.
Questo è il punto di vista dell’Associazione Italiana Fisici Medici espresso in chiusura dell’evento “Le nuove sfide della fisica medica: un ponte tra innovazione e medicina”, tenutosi il 7 e 8 novembre scorsi a Matera in occasione della Giornata Internazionale della Fisica Medica.
Come ricordato da Michele Stasi, presidente AIFM, ora più che mai la sanità ha bisogno di un ponte tra il mondo della fisica e della matematica e il mondo della medicina.
Una criticità riguarda però le università, che non riescono a preparare un numero di professionisti adeguato al fabbisogno individuato dal Ministero della Salute.
Stefania Somaré