Al Niguarda pacemaker wireless senza chirurgia

A più di cinquant’anni dai primi impianti di pacemaker in Italia, l’Ospedale Niguarda sperimenta un dispositivo delle dimensioni di una piccola pila cilindrica che viene inserito nel cuore senza chirurgia. Il pacemaker leadless diventa realtà per i pazienti della Cardiologia 3-Elettrofisiologia del Niguarda, uno dei pochi centri in Italia che nei prossimi mesi testerà questi dispositivi di ultima generazione. «Diversamente dai pacemaker convenzionali», spiega Maurizio Lunati, direttore della Cardiologia 3-Elettrofisiologia, «quello senza fili risiede interamente all’interno del cuore, dove arriva con sistema transcatetere attraverso una puntura percutanea nella vena femorale (dunque nessuna incisione sul torace). È miniaturizzato e incorpora sia la batteria sia un microelettrodo che stimola la contrazione appena si rileva un ritmo non adeguato». L’assenza della tasca sottocutanea e dei fili di collegamento contribuisce ad abbassare il rischio di possibili infezioni.