Alessandro Gronchi, responsabile della Chirurgia dei Sarcomi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, è il nuovo presidente della Società Italiana di Chirurgia Oncologica.
«La nomina del dottor Gronchi è motivo di grande orgoglio per il nostro Istituto», Marco Votta, presidente dell’Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. «Sono certo che saprà condividere la sua prestigiosa esperienza, anche internazionale, con l’obiettivo di garantire una sempre maggiore appropriatezza delle tecniche di chirurgia oncologica».
«La considero un’occasione importante per affrontare alcune problematiche di rilievo nell’ambito della chirurgia oncologica», spiega Alessandro Gronchi. «La maggior parte dei pazienti oggi viene operata in Centri a “bassa esperienza” e questo in futuro non deve più accadere. I dati ci confermano che quando gli interventi chirurgici vengono effettuati in centri ad hoc, si ha il 20% in più di pazienti candidati alla guarigione, con una riduzione della spesa sanitaria».
L’obiettivo del neoeletto presidente è identificare i centri superspecializzati in chirurgia oncologica presenti in Italia per creare una vera e propria rete.
«Bisognerà stilare delle regole, con l’obiettivo di concedere una sorta di “bollino di qualità” in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità e Regioni. In questo modo, potremo contenere il fenomeno della migrazione dei pazienti da una Regione all’altra».
Centri superspecializzati vuol dire anche chirurghi con un’elevata specializzazione.
«Negli Stati Uniti esistono percorsi mirati, che in Europa al momento ancora non ci sono. Anche questo è un obiettivo da raggiungere come società scientifica. Sviluppare percorsi focalizzati sulla chirurgia oncologica rivolti ai giovani è il presupposto per formare i chirurghi di domani».