Negli ultimi mesi il Covid-19 ha interferito anche con i percorsi nascita, chiedendo ai reparti di Ostetricia e Ginecologia di riorganizzarsi.
In questo contesto, l’ASL Torino 5, alla quale afferiscono i territori piemontesi di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino, ha deciso di portare a domicilio il percorso post parto: dopo 48 ore di ricovero, mamma e bambino tornano a casa e qui vengono seguiti, sia in caso di positivitĂ  della madre al Covid-19 sia in caso di sua negativitĂ .

Patrizia Marongiu, capo ostetrica presso l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri, spiega: «con le nostre ostetriche cerchiamo di favorire un’assistenza continuativa e di potenziare le competenze della famiglia nell’accudimento del neonato attraverso l’informazione, l’educazione e un supporto personalizzato.
Incoraggiamo l’allattamento al seno e il sostegno sociale ed emotivo, che nella prima fase pandemica ha attraversato momenti critici.
Con il nostro servizio vorremmo altresì evitare accesi impropri in pronto soccorso».

Il servizio ha inoltre l’obiettivo di ridurre le possibilitĂ  di contagio in reparto.
Massimo Uberti, direttore generale dell’ASL Torino 5, ha sottolineato: «l’iniziativa intrapresa dalla struttura di Ostetricia dĂ  il senso d’appartenenza all’azienda. Una risorsa di grande significato soprattutto in momenti complicati come quello attuale, ma è proprio nelle difficoltĂ  che alcuni di noi sanno trarre e dare il meglio. Ritengo che questo sia proprio un esempio concreto di esperienza positiva messa in atto durante questa pandemia».

Stefania Somaré