Cellnex, principale operatore europeo d’infrastrutture di telecomunicazioni wireless, ha installato e collaudato presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, in piena emergenza Covid-19, un ampliamento del proprio impianto di comunicazione DAS multioperatore installato nel 2014.
La rete installata da Cellnex, con cablaggio in fibra, presso il DEA dell’Ospedale Niguarda serve a potenziare, all’interno del Dipartimento, la rete esistente senza necessità di registrazione e autenticazione da parte degli utenti.
L’impianto trasmette tutte le tecnologie esistenti fino a LTE+, oltre a essere già predisposto per le tecnologie e standard 5G, garantendo al personale medico ma anche a pazienti e visitatori elevate performance sia in termini di capacità di trasmissione sia di numero di utenti contemporaneamente connessi.
La struttura originale dell’ospedale, edificata nel 1939, è stata infatti ampliata nel corso degli anni con la costruzione nei primi anni 2000 del blocco DEA e, successivamente, di due ulteriori blocchi.
Le diverse architetture e i materiali usati hanno creato però alcune problematiche nella capacità di ricezione del segnale mobile all’interno dell’ospedale.
A questo si è aggiunto nel corso degli anni un incremento esponenziale dell’utilizzo dello smartphone da parte dei professionisti sanitari e degli utenti.
Grazie all’impianto DAS installato si è potuto, invece, offrire una copertura su misura a una struttura complessa, fatta di cunicoli, ambienti di lavoro sotterranei, reparti e sale operatorie, rispettando le zone off limits dove il segnale deve essere assente per evitare interferenze con le apparecchiature medicali.
I lavori per l’ampliamento dell’impianto sono stati anche l’occasione per fornire il servizio anche alla struttura denominata Hospice, il presidio cure palliative immerso nel parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini che accoglie pazienti con malattie evolutive.
L’impianto installato da Cellnex, in appena una settimana, permette la diffusione del segnale di tutti gli operatori mobili nazionali con cui sono stati siglati degli accordi validi fino a 9 anni.
«Questa operazione rappresenta un ulteriore passo in avanti per Cellnex nel rafforzare le attività legate alle applicazioni DAS e Small Cells in Italia dove oggi il Gruppo gestisce oltre 1.700 nodi multi-sistema e multi-operatore», spiega Giacomo Palumbo, Commercial Director Enterprise & Public Administration di Cellnex Italia. «L’impianto DAS installato al Niguarda nel 2014 e oggi potenziato è costituito da una serie di antenne a minimo impatto visivo collegate attraverso un cablaggio in fibra ottica che afferisce a un’unica centrale operativa denominata BTS Hotel in cui sono presenti le stazioni radiobase degli operatori di telefonia mobile.
Creare un network customizzato di questo tipo richiede un’attenta progettazione ma il nostro vantaggio è soprattutto quello di porci come unico interlocutore con gli operatori di telefonia e questo ci permetter di essere molto veloci nell’esecuzione”Grazie a Cellnex», commenta Guglielmo Caudullo, coordinatore degli impianti tecnologici del Niguarda, «abbiamo reso l’Ospedale a prova di futuro.
La nostra esigenza era molto capillare e non risolvibile con una semplice amplificazione del segnale.
Trattandosi di un’area sanitaria, la copertura ha bisogno di essere differenziata, rispettando le zone off-limits dove il segnale deve essere assente per evitare interferenze con le apparecchiature medicali.
Non avevamo in casa la capacità progettuale di ideare una rete così specifica, anche se il Niguarda vanta un team di tecnici operativo 365 giorni l’anno h24, e per questo ci siamo rivolti a Cellnex, che ha sempre risposto in tempi record alle nostre richieste.
Oltre all’accordo quadro di gestione delle reti, l’azienda ha effettuato la progettazione, l’installazione e il collaudo, comprensivo di prova di compatibilità elettromagnetica.
Ora i nostri medici, pazienti e visitatori possono fare affidamento su una connessione stabile e altamente performante.
Inoltre, lo smartphone sarà in futuro sempre più lo strumento di riferimento anche per noi che operiamo in un ospedale e serviranno connessioni dati sempre più veloci. L’avvento del 5G aprirà nuove frontiere in questo senso: penso, per esempio, alle applicazioni in telemedicina».