Biopsia virtuale nei tumori cutanei

L’esame tradizionalmente utilizzato nella diagnosi dei tumori cutanei è l’epiluminescenza, o dermatoscopia, che permette di studiare forma, colore e struttura della lesione, senza andare però in profondità.

È in sperimentazione la LC-OCT – Line-field Confocal Optical Coherence Tomography, una vera e propria biopsia virtuale, indolore e non invasiva, ripetibile nel tempo.
Una delle strutture che dispongono di questa tecnologia è l’Unità Operativa di Dermatologia della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli di Roma, guidata dalla prof.ssa Ketty Peris, ordinario di Dermatologia all’Università Cattolica, campus di Roma.

Spiega Peris: «La LC-OCT consente di individuare le lesioni più in profondità e di osservare tutti gli strati della lesione. In questo modo si ottiene dunque un’immagine a elevata risoluzione che permette di portare l’esame fin quasi al livello delle singole cellule.
Con l’epiluminescenza si studia la forma, il colore e le strutture della lesione; con la LC-OCT riusciamo a vediamo l’architettura, la disposizione delle cellule al suo interno».

Inoltre, la nuova tecnologia permette di studiare le lesioni in varie direzioni: dall’alto al basso, in proiezione frontale e in 3D, il tutto con una risoluzione altissima. Il paziente entra quindi in ambulatorio e ne esce con una diagnosi certa.
L’analisi di ogni singola lesione richiede 15 minuti di tempo. Le sole aree a non poter essere osservate con la LC-OCT sono cuoio capelluto, pianta del piede e palmo delle mani.

Come si diceva, la tecnologia è ancora sotto esame degli esperti che cercano di definirne soprattutto i criteri utili ai fini diagnostici, ma Peris è certa che le sue potenzialità vadano oltre la biopsia di tumori: «in futuro con questa metodica studieremo anche le malattie infiammatorie della cute, mentre sul fronte delle lesioni tumorali la stiamo utilizzando per la diagnosi di melanoma, carcinoma basocellulare, squamocellulare e cheratosi attiniche.

Sarà molto utile non solo per fare diagnosi, ma anche per monitorare l’effetto delle terapie. Stiamo inoltre valutando se, attraverso questo esame, sia possibile anche stabilire precisamente l’infitrazione e i margini delle lesioni tumorali prima dell’asportazione chirurgica.
La biopsia virtuale ottenuta con la LC-OCT colloca insomma a pieno titolo questa metodica d’indagine nel capitolo sempre più ampio della medicina di precisione e personalizzata».
La tecnica favorirà, quindi, diagnosi più rapide e precise, in un settore, come quello dermatologico, molto complesso.