L’acquisto di robot chirurgici comporta da parte delle strutture sanitarie uno forzo importante.
La domanda alla quale si sta cercando di dare risposta è se permettono di avere un ritorno non solo in termini di efficacia ma anche di sostenibilità dell’intervento.
Ricercatori della Harvard Medical School di Boston, in collaborazione con il Weill Cornell Medical College di New York e con il National Institute for Health Research Biomedical Research Centre del King’s College di Londra, si sono focalizzati nel valutare i costi out of pocket di questa tecnologia per i pazienti oncologici (Nabi J, Friedlander DF, Chen X, et al. Assessment of Out-of-Pocket Costs for Robotic Cancer Surgery in US Adults. JAMA Netw Open. 2020;3(1):e1919185, doi:10.1001/jamanetworkopen.2019.19185).
Lo studio è stato condotto su un campione di 15 893 pazienti sottoposti a cinque tipologie di chirurgia oncologica, per via robotica o per via tradizionale: prostatectomia totale, isterectomia, colectomia parziale, nefrectomia totale o parziale.
Dai risultati emerge che l’uso della chirurgia robotica ha permesso una minore spesa out of pocket per tutte e cinque le procedure. Un risultato simile si ha anche per il costo finale dell’intervento.
Stefania Somaré