Dal 30 maggio al 1° giugno 2024, Genova è sede del congresso nazionale della SIMEU, che vede la partecipazione di medici, infermieri e specializzandi in Medicina di Emergenza-Urgenza (MEU) provenienti da tutta Italia.
L’evento affronta temi cruciali relativi alla definizione dei contesti e delle professionalità future nella medicina d’emergenza.
Proprio in vista dell’evento, l’Osservatorio SIMEU ha raccolto dati significativi per descrivere l’evoluzione dell’attività dei Pronto Soccorso italiani negli ultimi anni.
In aumento i pazienti anziani
Un’indagine su un campione significativo di Pronto Soccorso ha confrontato i dati del 2019, anno pre-pandemico con circa venti milioni di accessi nazionali, con quelli del 2023, che contano 18 milioni di accessi, secondo AGENAS.
I risultati hanno mostrato un cambiamento rilevante nella demografia dei pazienti. In particolare, l’accesso di pazienti con più di 80 anni è aumentato dal 23% nel 2019 (circa 4.600.000 accessi) al 27% nel 2023 (circa 4.860.000 accessi).
Andrea Fabbri, responsabile dell’Osservatorio SIMEU, commenta: “È un dato impressionante che deve essere spiegato: a fronte di una diminuzione del numero totale degli accessi di Pronto Soccorso, l’incremento relativo di pazienti così anziani provoca un aumento assoluto di oltre 250.000 casi. Questo implica un impegno maggiore per tutti gli operatori, dato che le esigenze cliniche e assistenziali di questi pazienti sono più complesse”.
Tempi d’attesa più lunghi
Un altro dato preoccupante riguarda il tempo medio di attesa in Pronto Soccorso per il ricovero in area medica. Nel 2019, il tempo medio di attesa era di 25 ore, mentre nel 2023 è salito a 31 ore, un incremento del 25%.
Salvatore Manca, past president SIMEU, osserva: “Il tempo d’attesa per il ricovero in area medica è aumentato di 6 ore in pochi anni. Questo riflette il disagio dei pazienti e l’impegno necessario per assisterli, con Pronto Soccorso sempre più a corto di strumenti per rispondere alle nuove esigenze.
Se moltiplichiamo il tempo di attesa per il numero dei ricoveri in Medicina in un anno, otteniamo decine di milioni di ore di assistenza in barella”.
Crescono i costi
L’indagine ha anche esaminato l’aspetto economico delle attività di Pronto Soccorso, confrontando i costi per paziente tra il 2019 e il 2023. Il costo per esami di laboratorio è cresciuto del 13%, quello per esami di diagnostica per immagini del 123% e il costo dei farmaci del 15%.
Beniamino Susi, vicepresidente nazionale SIMEU, chiarisce che “l’aumento dei costi per paziente è legato in minima parte all’aumento dei prezzi, ma principalmente al crescere delle attività.
Ciò è il risultato del maggior tempo di permanenza in Pronto Soccorso e della crescente complessità clinica dei pazienti, nonché dell’accuratezza della diagnostica e della terapia effettuata”.
Gli accessi ripetuti
Un dato interessante riguarda gli accessi ripetuti in Pronto Soccorso: circa il 3,5% dei pazienti ha effettuato più di cinque accessi nel solo anno 2023. Antonio Voza, segretario nazionale SIMEU, precisa che “le cause degli accessi ripetuti sono molteplici: dalle difficoltà sociali, come i senza fissa dimora, ai pazienti con condizioni croniche che necessitano di cure frequenti, come quelli con patologie psichiatriche, oncologiche e geriatriche. Questi frequent flyers sono espressione evidente di carenze nel sistema di assistenza esterno al Pronto Soccorso”.
Complessità crescente in Pronto Soccorso
Fabio De Iaco, presidente SIMEU, evidenzia come i dati analizzati mostrino un incremento generale della complessità che il Pronto Soccorso italiano deve affrontare.
“Questi numeri esprimono incrementi aritmetici ma dovrebbero essere letti come esponenziali, poiché ogni aumento corrisponde a una maggiore attività su pazienti con esigenze cliniche e assistenziali complesse. Tutto ciò avviene in un contesto di depauperamento degli organici e inadeguatezza di spazi e strutture”.
Le prospettive future
Il Congresso Nazionale SIMEU è occasione per discutere le necessità improcrastinabili del sistema di Medicina d’Emergenza-Urgenza.
De Iaco: “I nostri dati esprimono la necessità impellente di soccorrere il mondo dell’Emergenza Urgenza, in attesa che gli auspicati provvedimenti generali possano finalmente produrre effetti concreti. Il tempo delle analisi è finito: serve una corretta progettualità accompagnata da giusti investimenti”.