Cronicità: la Lombardia fa un altro passo avanti

Da mesi Regione Lombardia sta sviluppando un piano di gestione della cronicità innovativo che vede il medico di Medicina Generale al centro di un processo che affianca il paziente con cronicità, ricordandogli le visite di controllo, prenotandole al suo posto e definendo un percorso personalizzato.

Lo scorso 30 ottobre questo progetto ha fatto un ulteriore passo avanti: l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, e il presidente dell’Ordine dei Medici lombardo, Gianluigi Spata, hanno spiegato in che cosa consiste il ruolo di clinical manager dei medici di Medicina Generale (MMG) e dei pediatri di libera scelta (PLS).

La collaborazione con l’Ordine dei Medici è essenziale per poter ampliare la collaborazione dei medici e pediatri di base, che oggi si attesta a circa il 50%. Parlando di pazienti presi in carico, sono oggi circa 293.697, cifra che la Regione conta di portare a 500.000 entro fine anno.

Che cosa cambia a seguito di questo accordo?
Il ruolo di clinical manager potrà essere gestito anche in forma singola, punto che era previsto ma ancora non sviluppato.
Ha spiegato Gallera: «il MMG clinical manager in forma singola assumerà un ruolo ancora più centrale nella veste di referente clinico del paziente. In particolare, il MMG/PLS clinical manager sarà il redattore del Piano Assistenziale Individuale (PAI), documento di pianificazione delle attività sanitarie e socio sanitarie per la presa in carico».
«Il paziente, al momento della redazione del PAI, sceglie e comunica al MMG/PLS la struttura che fungerà, tramite il proprio centro servizi, da gestore affinché svolga le funzioni non cliniche di accompagnamento della presa in carico. La scelta verrà effettuata tra le strutture presenti in un elenco predisposto dall’ATS che tenga conto anche delle strutture presso le quali il paziente risulta “frequent user”».

Una volta firmato il PAI, al gestore verrà inviato un alert automatico dell’avvenuta pubblicazione sul Fascicolo Sanitario Elettronico ed egli entro 5 giorni lavorativi dovrà contattare il paziente e fissare l’appuntamento per la stipula del patto di cura. Il patto di cura sarà invece sottoscritto dal paziente e dal gestore da lui scelto».

Stefania Somaré