«Ci siamo posti tre principali obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni: cure a danno zero, genoma per tutti e sostenibilità», ha spiegato in una conferenza stampa Roberto Orecchia, nuovo diretto scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia al quale Umberto Veronesi ha passato il testimone, centro di eccellenza per la diagnosi e cura dei tumori.
La cura ottimale non è più soltanto quella che guarisce il risultato oncologico immediato, ma quella che procura anche il minor danno, nel tempo alla persona che ha o ha avuto un tumore e si deve reinserire nella vita sociale e lavorativa. In questo scenario, lo Ieo ha deciso di cambiare il suo approccio alla clinica, alla ricerca e all’organizzazione per tener conto dell’impatto della malattia nell’arco della vita del paziente.
Ai microfoni di Tecnica Ospedaliera Roberto Orecchia racconta nel dettaglio il piano di sviluppo clinico-scientifico dello Ieo, di cui fa parte anche una collaborazione con Elio Borgonovi, presidente Cergas dell’Università Bocconi di Milano.
Tiziana Azzani