Il 6 dicembre 2012 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Piano sulla malattia diabetica, che ha definito alcuni obiettivi strategici per migliorare le attività di prevenzione, cura e riabilitazione del diabete e favorire percorsi che garantiscano al paziente uniformità di risposte e continuità di tutela, così come auspicato dalle indicazioni europee, volte al miglioramento della tutela della persona, riducendo il peso clinico, sociale ed economico della malattia. Il Piano, elaborato nell’ambito della “Commissione nazionale sul diabete”, che ha operato presso la Direzione generale della programmazione dal 2003, con il coinvolgimento della Direzione generale della prevenzione, dando vita a una forte alleanza strategica tra Ministero, Regioni, associazioni dei pazienti e società scientifiche, si connota come un provvedimento “cornice”. Ossia un provvedimento che si propone di dare omogeneità agli atti e alle attività regionali e locali, fornendo indicazioni per il miglioramento della qualità dell’assistenza tenuto conto dell’evoluzione registrata in ambito scientifico, tecnologico e dei nuovi modelli organizzativi diffusi in vaste aree del territorio. Si ricorda che in Italia sono tre milioni le persone che soffrono di diabete e circa un milione sono coloro i quali non sanno di esserne affetti. Il rischio diabete è prevalente nelle classi sociali più disagiate e ciò indipendentemente dall’età.