In Emilia Romagna e Lombardia le prime procedure di Aurora EV-ICD, un dispositivo unico nel suo genere con l’elettrocatetere posizionato sotto lo sterno, all’esterno del cuore e delle vene per prevenire i rischi di infezione e occlusione dei vasi.
Al via i primi impianti dell’innovativo defibrillatore extravascolare Aurora EV-ICD, all’Irccs Policlinico di Sant’Orsola di Bologna e, in Lombardia, nell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, nell’Irccs Policlinico San Donato, nell’Asst degli Spedali Civili di Brescia e presso il Centro Cardiologico Monzino. Il nuovo dispositivo, sviluppato da Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology, segna un cpasso avanti nella tecnologia dei defibrillatori impiantabili. Aurora EV–ICD, infatti, è un dispositivo unico nel suo genere con un elettrocatetere posizionato sotto lo sterno, all’esterno del cuore e delle vene, in grado di prevenire la morte cardiaca improvvisa, principale causa di decesso per gli under 60, responsabile del 50% delle morti imputabili a malattie cardiovascolari. In un unico sistema, Aurora EV–ICD, fornisce defibrillazione salvavita e terapia di stimolazione antitachicardica (ATP) tramite un solo dispositivo impiantabile simile per dimensioni, forma e durata, ai tradizionali ICD transvenosi.
Aurora EV–ICD viene impiantato con un approccio mininvasivo ed il posizionamento all’esterno del cuore e delle vene è progettato per evitare complicanze a lungo termine che potrebbero essere associate agli elettrocateteri transvenosi, come l’occlusione dei vasi (restringimento, blocco o compressione di una vena), rischi di infezioni e rischi correlati ad una eventuale estrazione dell’elettrocatetere.
“Abbiamo realizzato con successo oltre 20 interventi su pazienti a rischio di morte cardiaca improvvisa – dice il dott. Mauro Biffi dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola. La caratteristica che rende Aurora EV-ICD unico e innovativo è che il defibrillatore è impiantato sotto l’ascella e l’elettrodo viene posizionato direttamente sotto lo sterno vicino al cuore, preservando in questo modo il sistema venoso.
Il nuovo dispositivo ha dunque il grosso vantaggio di evitare le possibili complicanze e l’invasività dei dispositivi transvenosi e, allo stesso tempo, riesce ad avere i benefici dei defibrillatori transvenosi, come la longevità di oltre 11 anni, piccole dimensioni, possibilità di stimolare il cuore e interrompere le aritmie potenzialmente letali anche senza erogare shock ad alta energia”.
Nel mondo molte più persone muoiono per arresto cardiaco che per cancro del colon, della prostata, oppure polmonite, e l’unica cura efficace è la defibrillazione. Il 92% dei pazienti colpiti da arresto cardiaco muore entro pochi minuti se non viene salvato da un defibrillatore. Il ruolo dei defibrillatori impiantabili è prevenire la morte cardiaca improvvisa **.
Aurora EV-ICD è stato realizzato da Medtronic dopo oltre 10 anni di ricerche. Si tratta dell’azienda che, negli anni Cinquanta, ha inventato la tecnologia del pacemaker cardiaco, e che ora è divenuta leader mondiale nell’orizzonte della tecnologia Healthcare.
Aurora EV-ICD segna un importante passo avanti nell’ambito dei dispositivi cardiaci impiantabili e del trattamento della morte cardiaca improvvisa – riferisce Andrea Capano, Business Director di Medtronic Italia – a conferma del posizionamento di Medtronic come leader globale nell’HealthCare Technology, in linea con la nostra Missione di ridare la salute e prolungare la vita di 2 persone ogni secondo in tutto il mondo. Una nuova tappa del nostro viaggio verso lo straordinario”.