Disturbi affettivi nei giovani: la risposta del Fatebenefratelli-Sacco

L’evidenza scientifica dimostra che i disturbi affettivi hanno una base ereditaria: l’incidenza nei ragazzi aumenta di 5-10 volte se un genitore ne soffre, e addirittura di 51,9 volte se entrambi i genitori ne sono soggetti. Ci si riferisce a condizioni bipolari e di depressione, ma anche di deficit dell’attenzione e disturbi d’ansia.

Riconoscere l’importanza dell’ereditarietà è essenziale per consentire la messa in atto di comportamenti e abitudini utili a non attivare il disturbo stesso: come per tutte le patologie a base genetica, infatti, esistono situazioni che ne velocizzano l’esordio, come per esempio l’uso di sostanze stupefacenti.

Eppure, ancora oggi, nonostante sia nota l’alta ereditarietà del disturbo bipolare, non è previsto screening per i figli dei soggetti bipolari. La letteratura parla dell’1,8% dei ragazzi, percentuale che per la città di Milano si tradurrebbe in circa 5.000 ragazzi, per tutta l’Italia a più di 100.000.

Claudio Mencacci, Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze dell’ASST Fatebenefratelli Sacco

Per offrire a questi ragazzi un valido sostegno e ridurre o ritardare l’esordio della patologia, lo scorso 14 febbraio l’Asst Fatebenefratelli – Sacco ha inaugurato un nuovo ambulatorio, chiamato SMART: si tratta di uno spazio ad alta specializzazione, destinato a ragazzi tra i 12 e i 21 anni, in cui collaborano psichiatri, neuropsichiatri, pediatri e medici esperti nel trattamento delle dipendenze.

Obiettivo del team è quello di effettuare una valutazione clinica e testale che possa definire una percentuale di rischio rispetto all’esordio e alla progressione delle patologie affettive, con particolare riferimento al disturbo bipolare, appunto. Questa valutazione di rischio è utile per favorire diagnosi successive corrette e per intervenire con mirati programmi di riduzione del rischio stesso. Queste valutazioni terranno conto anche di alcuni segnali che possono aiutare a individuare i soggetti predisposti: sviluppo di condizioni di ansia nella prima-media infanzia; distimia, disturbi dell’adattamento, depressione NAS in adolescenza.

Esistono poi situazioni che occorre tenere sotto controllo, come i disturbi del sonno che possono favorire un’attivazione della malattia. Tali disturbi, in particolare incubi ricorrenti, stanchezza al risveglio, eccessiva sonnolenza diurna, mal di testa dopo il risveglio, si verificano dalle 6 alle 10 volte più di frequente in soggetti con uno o due genitori bipolari.

Stefania Somaré