Epilessia: al Bambino Gesù gli insegnanti imparano a gestirla in classe

Epilessia: al Bambino Gesù gli insegnanti imparano a gestirla in classePresente nell’1% della popolazione, l’epilessia è una patologia che si manifesta spesso in età pediatrica.
Circa il 60% dei malati sono infatti bambini. Anche se molto spesso questa patologia ha un andamento benigno, ovvero tende a scomparire con la crescita, l’essere preda di crisi epilettiche può rendere difficile la vita del bambini nella società.
Inoltre, le terapie che consentono di tenere sotto controllo le crisi hanno come effetto collaterale anche la sonnolenza che, quindi, riduce l’attenzione dei bambini in età scolare durante le lezioni.

Esistono poi casi che sono resistenti ai farmaci. Occorre quindi che gli adulti che ruotano intorno a questi soggetti sappiano come intervenire in caso di crisi. Insegnanti compresi. Il professor Federico Vigevano, direttore del dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione del Bambino Gesù, sottolinea: «è scientificamente dimostrato che educare la scuola alla gestione dei bambini e dei ragazzi affetti da epilessia ne favorisce l’inserimento in classe, migliora la loro qualità di vita e riduce sensibilmente gli accessi non necessari al pronto soccorso. Inoltre vi è una riduzione di ansia nei genitori».
Ecco quindi che la struttura romana ha avviato da tempo l’iniziativa “La scuola non ha paura delle crisi”, durante la quale ha già formato 700 insegnanti e operatori scolastici, coinvolgendo 100 scuole della capitale. Lo scorso 12 febbraio si è tenuto un altro evento di formazione, cui hanno partecipato 200 insegnati e 100 adolescenti.
Grazie all’impegno del Bambino Gesù negli ultimi mesi sono state gestite con competenza ben 12 crisi epilettiche in classe, evitando ospedalizzazioni inappropriate.