Errori in sanità pubblica sempre più cari

ITF001048CMYK35Impennata dei costi per gli errori in sanità pubblica: è in estrema sintesi quanto emerge dalla quinta edizione del report Medmal sui sinistri in sanità di Marsh. Nei nove anni analizzati (2004-2012) il costo medio per sinistro è passato da 40 mila a 66 mila euro, con un picco nel 2012; aumentato anche il valore assicurativo medio, passando da 3.400 a 4 mila euro a posto letto: in termini assicurativi un medico costa in media 6.841 euro, un infermiere 2.864 euro, un ricovero 106 euro, con valori maggiori in centro Italia (per il personale medico varia dai 6.080 euro del nord, agli 8.850 euro del centro, ai 5 mila euro del sud). Se i valori assicurativi registrano un aumento medio che va dal 15,4 al 17,2% per tutte le voci considerate (medici, infermieri, posti letto, ricoveri), si riduce invece appena la frequenza degli errori: ogni ospedale riceve 61 richieste di risarcimento l’anno, pari a un sinistro ogni 10 posti letto e quasi 1,8 ogni 10 medici. In relazione alla localizzazione geografica, il tasso è sostanzialmente allineato al nord e al sud, ma aumenta notevolmente al centro. Riguardo al numero di richieste di risarcimenti danni, al primo posto c’è il nord con una percentuale del 55,4%, seguono le strutture del centro con il 39% e il sud con il 6%. Le specialità più a rischio sono ortopedia (13%), pronto soccorso (12,5%), chirurgia generale (10%), ostetricia e ginecologia (8%) e nella classifica delle principali tipologie di errori reclamati si confermano al primo posto gli errori chirurgici (27%), seguiti da quelli diagnostici (19%), quelli terapeutici (11%) e le cadute di pazienti e visitatori (10%).
Le strutture sanitarie di primo livello, ovvero quelle di base, registrano il maggior numero di richieste danni (54,73%), seguono le strutture di secondo livello (23,46%) e gli ospedali universitari (18,8%); molto distanziate le strutture specialistiche monotematiche: ortopediche (1,8%), materno-infantili (1%), oncologiche (0,23%).