La Fondazione GIMBE, nata con lo scopo di diffondere le migliori evidenze scientifiche per migliorare la salute dei cittadini, ha pubblicato il 3° Rapporto sulla sostenibilità del SSN, successivamente sottoposto a una consultazione pubblica che si è conclusa lo scorso 30 settembre.
Nel Rapporto la Fondazione ha individuato 12 punti imprescindibili da implementare per salvare il SSN, che proprio nel 2018 compie 40 anni.
Questi 12 punti sono stati identificati anche grazie alla consultazione pubblica sul Secondo Rapporto:
1. salute al centro di tutte le decisioni politiche non solo sanitarie, ma anche industriali, ambientali, sociali, economiche e fiscali;
2. certezze sulle risorse per la sanità: stop alle periodiche revisioni al ribasso e rilancio del finanziamento pubblico;
3. maggiori capacità di indirizzo e verifica dello Stato sulle Regioni nel pieno rispetto delle loro autonomie;
4. costruire un servizio socio-sanitario nazionale, perché i bisogni sociali sono strettamente correlati a quelli sanitari;
5. ridisegnare il perimetro dei LEA secondo evidenze scientifiche e princìpi di costo-efficacia e rivalutare la detraibilità delle spese mediche secondo gli stessi criteri;
6. eliminare il superticket e definire criteri nazionali di compartecipazione alla spesa sanitaria equi e omogenei;
7. piano nazionale contro gli sprechi in sanità per recuperare almeno 1 dei 2 euro sprecati ogni 10 spesi;
8. riordino legislativo della sanità integrativa per evitare derive consumistiche e di privatizzazione;
9. sana integrazione pubblico-privato e libera professione regolamentata secondo i reali bisogni di salute delle persone;
10. rilanciare le politiche per il personale e programmare adeguatamente il fabbisogno di medici, specialisti e altri professionisti sanitari;
11. finanziare ricerca clinica e organizzativa: almeno l’1% del fondo sanitario nazionale per rispondere a quesiti rilevanti per il SSN;
12. programma nazionale d’informazione scientifica a cittadini e pazienti per debellare le fake-news, ridurre il consumismo sanitario e promuovere decisioni realmente informate.
Il piano di salvataggio elaborato dalla Fondazione GIMBE mira ad affrontare le 4 macro-determinanti della crisi di sostenibilità del SSN: definanziamento, paniere LEA troppo ampio, sprechi e inefficienze, espansione incontrollata della sanità integrativa.
Di recente la Fondazione ha analizzato i propositi del nuovo Governo in tema di sanità per verificare se siano adeguati per il rilancio del SSN.
La risposta è negativa: secondo la Fondazione GIMBE, anche quando le dichiarazioni sono eccellenti manca una valutazione economica per dimostrare la fattibilità delle proposte contenute nel contratto di Governo.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, sottolinea: «la nostra analisi dimostra che il “Contratto per il governo del cambiamento” non getta solide basi per mettere in sicurezza la più grande conquista sociale dei cittadini italiani, già ereditata in condizioni di salute non ottimali».
Infatti, «non si fa cenno all’aumento del Fondo Sanitario Nazionale, non è prevista una revisione dei LEA sotto il segno del value e non si parla di riordino legislativo sulla sanità integrativa (il cosiddetto secondo pilastro).
Un segnale concreto di come andranno le cose si avrà con la nota di aggiornamento del DEF 2018, da cui emergerà se assisteremo a un rilancio del finanziamento pubblico nel medio periodo.
Addirittura si paventa il rischio di nuovi tagli, anche se il ministro della Salute Giulia Grillo e il vicepremier di Maio hanno già dichiarato che non accadrà».
Stefania Somaré