Gestione dei dati, interoperabilità e IA in sanità: le proposte Philips ad AIIC 2025

In un contesto in cui digitalizzazione e IA stanno diventando sempre più pervasive in ambito sanitario, standardizzazione e interoperabilità dei dati rappresentano opportunità strategiche e sfide cruciali per la creazione di veri e propri ecosistemi digitali di cui l’ingegnere clinico diventa garante. Alcune soluzioni tecnologiche di ultima generazione targate Philips presenti al Convegno Nazionale AIIC 2025, che si svolgerà a Napoli dal 14 al 17 giugno.

In una sanità sempre più trainata dalla diffusione della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, le parole chiave diventano: interoperabilità e standardizzazione.

Le strutture sanitarie producono quotidianamente una enorme quantità di dati – clinici, anagrafici, diagnostici – che spesso, però, a causa di sistemi proprietari e chiusi, vengono relegati in silos, impedendone lo scambio e la reale valorizzazione tra strutture sanitarie, compromettendo, in tal modo, continuità assistenziale, tempestività delle diagnosi e second opinion efficaci.

Una governance efficace dei dati necessita altresì di repository neutri rispetto ai produttori, che possano contenere non solo i dati strutturati tradizionali, ma anche immagini, tracciati, video, abilitando una vera logica di enterprise imaging, importante per evitare la dispersione di informazioni provenienti da strutture distribuite sul territorio.

Per superare questo gap e contribuire alla creazione di veri e propri ecosistemi sanitari connessi e interoperabili, Philips ha creato una serie di soluzioni innovative – che verranno presentate al Convegno Nazionale AIIC 2025 – performanti non solo dal punto di vista delle prestazioni diagnostiche, ma anche per la loro capacità di semplificare i flussi di lavoro.

Verso la sanità connessa con l’integrazione dei dati

La piattaforma di integrazione dati Capsule è uno strumento che consente di acquisire e trasmettere in tempo reale informazioni cliniche provenienti dai dispositivi medicali presenti al letto del paziente, indipendentemente dal produttore. Capsule supporta gli standard di interoperabilità come HL7, FHIR facilitando l’integrazione con i sistemi EMR esistenti.
Questa soluzione riduce gli errori legati all’inserimento manuale dei dati e offre strumenti per monitoraggio remoto e analisi predittiva, promuovendo un’assistenza sanitaria più proattiva e meno reattiva.
Attraverso questa soluzione gli ingegneri clinici possono controllare in modo centralizzato e sicuro tutta la rete dei dispositivi, con maggiore efficienza e migliore tracciabilità dei parametri vitali dei pazienti.

Nella stessa ottica di gestire in modo integrato le informazioni cliniche, opera il sistema di monitoraggio PICIX Enterprise che, oltre a fornire supporto in tempo reale, consente l’acquisizione e distribuzione ottimizzata delle informazioni verso sistemi esterni, contribuendo così a migliorare l’efficienza operativa e la sicurezza del paziente.

Il ruolo dell’IA nell’imaging

L’integrazione avanzata dei dati clinici crea le basi per l’adozione efficace dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario. Con dati standardizzati e accessibili in tempo reale, l’IA può essere applicata per migliorare la qualità diagnostica, ottimizzare i flussi di lavoro e personalizzare i percorsi di cura.

Ne è un esempio l’algoritmo di IA di Philips per RM SmartSpeed, che migliora in modo significativo velocità e qualità d’acquisizione delle immagini, diminuendo, al contempo, il rumore e le interferenze visive che possono offuscare dettagli anatomici.

La soluzione SmartSpeed consente di ottenere un aumento della risoluzione rispetto alle tecniche tradizionali fino al 65%; di effettuare scansioni del 35% più rapide, aumentando così l’efficienza del reparto e contribuendo a ridurre le liste d’attesa; è altresì compatibile con il 97% dei protocolli clinici, inclusi quelli per pazienti con impianti compatibili con RM o difficoltà nel trattenere il respiro durante l’esame.

Nello stesso solco si muove il nuovo sistema di tomografia computerizzata Philips CT 5300, il quale integra l’IA per migliorare la qualità delle immagini e ridurre la dose di radiazioni somministrata ai pazienti, fino all’80%. La soluzione Philips diminuisce anche il rumore dell’immagine, fino all’85%, così da rendere visibili anche dettagli a basso contrasto, fino al 60% in più rispetto alle tecniche tradizionali.

Questi miglioramenti risultano particolarmente rilevanti in ambiti clinici come la cardiologia, la diagnostica oncologica e gli screening a basso dosaggio, dove è fondamentale bilanciare la qualità dell’immagine con la sicurezza del paziente.

I vantaggi offerti dall’IA nei flussi di lavoro

L’utilizzo crescente di soluzioni di IA – in particolare machine learning e reti neurali – si basa sulla disponibilità di grandi quantità di dati, la cui efficacia dipende dalla loro standardizzazione. Soluzioni che siano in grado di integrarsi con i sistemi ospedalieri esistenti diventano, di conseguenza, strumenti chiave.

Un esempio in tal senso è offerto da Zenition, la piattaforma mobile per la chirurgia guidata da immagini che consente di raccogliere, archiviare e trasmettere in tempo reale immagini ad alta precisione durante interventi complessi, supportando i chirurghi con informazioni tempestive e contestualizzate. Tutto ciò contribuisce a rendere più fluido il processo decisionale intraoperatorio e postoperatorio e alla creazione di un archivio condiviso e interoperabile.

La centralità dell’ingegnere clinico

Le soluzioni proposte contribuiscono a una digitalizzazione avanzata dei processi, a supporto di un ambiente ospedaliero più integrato e sostenibile, in cui gli ingegneri clinici acquisiscono un ruolo sempre più cruciale.
Figure professionali, queste, che non sono più chiamate solo a gestire le tecnologie medicali, ma piuttosto a gettare le basi per la realizzazione di ecosistemi sanitari interoperabili e scalabili, essenziali per il miglioramento dei percorsi di cura.

Tecnologie che rispettano il Pianeta

In un’edizione del Congresso Nazionale AIIC che pone la sostenibilità al centro del dibattito, Philips riafferma il proprio impegno verso un’innovazione responsabile, presentando soluzioni che uniscono prestazioni cliniche avanzate e attenzione all’impatto ambientale.

Emblema di questa visione è il sistema MR 5300 con magnete BlueSeal, tecnologia che permette di utilizzare solo 7 litri di elio rispetto ai 1500 tradizionali e una riduzione dei costi di manutenzione e delle emissioni associate. Un passo ulteriore verso un futuro in cui qualità diagnostica, efficienza e rispetto per il pianeta possano coesistere in un ecosistema sanitario sempre più intelligente e connesso.

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