Giovedì 24 settembre presso gli Spedali Civili di Brescia la SIAARTI – Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva farà una tappa di “In viaggio con I-CARE”, il tour che fino al 4 ottobre vede gli anestesisti-rianimatori confrontarsi con i cittadini, la società civile e il mondo della sanità sui temi della loro professione e, in particolare, sull’emergenza Covid-19.

«Si tratta di una scelta che riteniamo particolarmente efficace per incontrare il mondo degli anestesisti e rianimatori», dice Flavia Petrini, presidente SIAARTI, presentando questo giro d’Italia in otto tappe. «Il 9 ottobre inizierà il nostro congresso nazionale, in versione digitale, che occuperà tre weekend autunnali.
Avvertendo, però, l’importanza di condividere il vissuto di questi mesi con chi ha affrontato esperienze cliniche e organizzative particolari, SIAARTI ha deciso di raggiungere otto grandi città italiane per arricchire il programma congressuale con il contributo di operatori esperti e rappresentanti regionali».

Il 24 settembre il truck di I-CARE stazionerà dalle 10 alle 17 davanti agli Spedali Civili e consentirà così il dialogo tra anestesisti-rianimatori, clinici, responsabili dei servizi sanitari regionali e cittadini.

Il programma della giornata prevede dialoghi tra esperti e ospiti del truck, ma anche una serie di brevi comunicazioni sulle esperienze in ambito Covid-19 e una tavola rotonda alle ore 10.30 su “Sfide cliniche organizzative: spunti per il futuro della nostra Regione”, alla quale parteciperanno alcuni tra i maggiori esperti di anestesia-rianimazione del territorio lombardo.

«Il tour I-CARE è l’occasione per SIAARTI per descrivere l’esperienza clinica e umana durante la pandemia», risponde Nicola Latronico, professore ordinario di Anestesia all’Università di Brescia. «Questo è importante non solo per la cronaca e per ricostruire il passato, ma anche per comprendere il presente: la prima pandemia in Italia è cessata ufficialmente a fine maggio, ma non lo è ancora in molte persone che l’hanno vissuta e mi riferisco a malati, famiglie, infermieri e medici.
L’assimilazione dei fatti e della loro gravità è necessaria per l’accettazione di responsabilità che la società civile nella sua interezza deve compiere. Solo questa può evitare che una seconda ondata si insedi e travolga argini, oggi più solidi ma pur sempre insufficienti.

In qualche modo gli anestesisti-rianimatori di Brescia vogliono testimoniare il loro operato per non dimenticare, per esortare a non abbassare la guardia e per testimoniare che le terapie più sofisticate e l’impegno più estremo, anche a costo della vita, non possono bastare da soli.

Oggi conosciamo meglio il virus, abbiamo possibilità diagnostiche nettamente migliori, abbiamo il trattamento efficace con steroidi, sperimentato nei primi giorni della pandemia proprio a Brescia, e con alcuni antivirali, un’espansione delle risorse dedicate alle cure intensive.
Siamo meglio equipaggiati e preparati, ma si tratta pur sempre di sacchi di sabbia lungo gli argini di un fiume che può ancora esondare».

Quali sono dunque le aspettative di SIAARTI nel proporre questa inusuale e dinamica modalità di presenza professionale in un territorio così duramente colpito dal Covid-19 e in un periodo così complesso e delicato come quello presente?

«L’iniziativa del truck SIAARTI è una modalità insolita ma concreta per esprimere un messaggio semplice», sottolinea Alberto Giannini, direttore di Anestesia e Rianimazione Pediatrica presso gli Spedali Civili di Brescia. «Gli anestesisti-rianimatori e la SIAARTI sono sono partecipi dei problemi della comunità e si impegnano a offrire cure di qualità accompagnate dal maggior livello possibile di sicurezza.
La nostra aspettativa è che questo viaggio nel Paese e proprio a Brescia contribuisca a rendere consapevoli le persone della nostra presenza e del nostro impegno. Presenza e impegno che negli ultimi mesi hanno avuto grande attenzione mediatica ma che, in realtà, sono parte integrante di una quotidianità assidua e attenta nella cura delle persone».

Le prossime tappe del tour “In viaggio con I-CARE” saranno a Padova (26 settembre, preso l’Azienda Ospedaliera di Padova), Bologna (28 settembre, presso il Policlinico Sant’Orsola Malpighi), Roma (30 settembre, presso l’AO San Camillo Forlanini), Napoli (2 Ottobre, presso l’Ospedale Monaldi) e Bari (4 ottobre, presso il Policlinico di Bari).