L’Istituto Europeo di Oncologia e il Centro Cardiologico Monzino di Milano compiono un passo avanti nella ricerca medica con l’introduzione di Clinical Data Platform che, basata sull’intelligenza artificiale di Google Cloud, consente di classificare e analizzare i dati clinici anonimizzati a una velocità 300 volte superiore rispetto ai metodi tradizionali usati in precedenza.
Con oltre 1,7 milioni di pazienti, 3,7 milioni di visite ambulatoriali e una vasta mole di dati clinici (tra cui 800 mila referti di anatomia patologica e 37 milioni di analisi di laboratorio), IEO e Monzino si sono dati l’obiettivo di creare, attraverso la CDP, un database sanitario all’avanguardia.
Utilizzando soluzioni di intelligenza artificiale (tra cui Vertex AI), IEO e Monzino hanno potuto analizzare grandi quantità di dati non strutturati e classificare le informazioni in modo strutturato all’interno della Clinical Data Platform per facilitare analisi e ricerca.
Questo ha permesso al team guidato da Elisabetta Munzone, medico IEO specializzato nel trattamento del cancro al seno, di sviluppare un modello proprietario basato sui dati estratti da 500 referti di anatomia patologica, raggiungendo traguardi significativi in tempi record.
In soli due mesi sono stati standardizzati 76 mila dati di referti medici e per il training e la messa in produzione del modello sono bastati 45 giorni.
La Clinical Data Platform ha quindi permesso di accelerare il processo di conversione dei dati clinici con una velocità di elaborazione 300 volte superiore rispetto ai metodi tradizionali e facilitando l’accesso a informazioni cruciali per i ricercatori.
“La collaborazione con Google Cloud ci ha permesso di accelerare e automatizzare processi che prima richiedevano mesi”, ha dichiarato Annarosa Farina, CIO di IEO-Monzino. “Gli ottimi risultati hanno incoraggiato altri dipartimenti dello IEO e del Monzino a chiedere di unirsi alle implementazioni.
Il nostro obiettivo è ora di estendere questi strumenti a tutti i dati prodotti nei nostri ospedali per migliorare la ricerca e la cura, sempre nel rispetto della privacy dei dati dei pazienti”.
“Il futuro degli ospedali è sempre più orientato verso la semplificazione dell’interoperabilità dei dati”, ha commentato Paolo Spreafico, Director of Customer Engineering di Google Cloud. “Siamo orgogliosi di supportare IEO e Monzino in questo percorso con le nostre tecnologie come MedLM, il nostro large language specifico per l’ambito sanitario, per favorire l’accelerazione della ricerca medica attraverso l’IA”.
Alla luce dei risultati ottenuti, i due centri stanno valutando di estendere l’uso di queste tecnologie a tutti i dipartimenti, per sfruttare appieno le potenzialità del cloud e dell’IA.