Ci sono situazioni nella vita di una persona e/o di una comunità che sono vettore di cambiamenti destinati a divenire stabili. La pandemia è una di queste situazioni. Secondo una indagine condotta da Frost & Sullivan uno degli ambiti a essere cambiati riguarda telemedicina e monitoraggio remoto dei pazienti: entrambi gli ambiti hanno infatti visto un aumento delle richieste.

Ma non sono i soli. La società di consulenza stima un aumento del 6,3% annuo per farmaci, biotecnologie, diagnostica in vitro, tecnologie mediche avanzate, imaging medico, informatica e salute digitale… con un mercato che potrebbe raggiungere i 2,6 trilioni di dollari entro il 2025.

Chandni Mathur

Chandni Mathur, Healthcare & Life Sciences Senior Industry Analyst presso Frost & Sullivan spiega: «la nuova visione di sanità si concentrerà, nel 2021, sull’uso del mondo digitale per assicurare accesso, qualità e affidabilità delle cure, in associazione con strategie per superare le perdite sostenute nel 2020.

Allo stesso tempo, è importante assicurare che la sanità resti precisa, preventiva e basata sui risultati, così da promuovere l’inclusione sociale e finanziaria.
Tra il 2021 e il 2023, ci si aspetta che nascano nuovi modelli innovativi di business.
Questi modelli dovranno essere mirati allo sviluppo di una redditività operativa per recuperare il mancato guadagno e al tempo stesso assicurare la centralità del paziente».

In questo nuovo scenario, giocheranno un ruolo importante anche attori non sanitari, come Amazon, Apple e Microsoft: i cambiamenti in atto riguarderanno anche la delivery, ma non solo. Punti importanti da far crescere saranno la real world evidence e gli approcci basati sui dati, soprattutto nell’introduzione della immuno-oncologia nei sistemi di cura.

Dovranno inoltre essere sviluppato sistemi di testing e diagnosi al letto del paziente. Infine, seguendo un processo già in atto, un ruolo importante lo avrà l’intelligenza artificiale.

Stefania Somaré