Nell’ultimo trentennio la medicina ha adottato sempre più le innovazioni tecnologiche apportando un notevole avanzamento in campo diagnostico e anche chirurgico.
L’intelligenza artificiale è entrata anche nella Gastroenterologia, che si avvale, anche in fase sperimentale e in alcune strutture ospedaliere, di tecnologie innovative in esami diagnostici precisi per migliorare l’appropriatezza delle cure, agevolare il benessere del paziente e garantire un risparmio alla sanità pubblica.
L’Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti digestivi Ospedalieri (AIGO) sta lavorando per una diffusione sempre più capillare sul territorio nazionale di tecniche diagnostiche avanzate, confermando le evidenze scientifiche che dimostrano i vantaggi dell’applicazione dell’intelligenza artificiale anche nell’esame endoscopico.
Indagini e interventi dunque, sempre più accurati grazie a software in grado di rendere la colonscopia e l’esofagogastroduodenoscopia sempre più accurate.
Non sempre, infatti, la presenza di tumori o lesioni vascolari è rilevabile dall’occhio umano, pur esperto.
Come spiega Marco Soncini, presidente AIGO e direttore del Dipartimento di Scienze Mediche presso l’ASST di Lecco, «le indagini condotte dall’intelligenza artificiale godono di maggiore precisione e consentono al medico di raggiungere una precisione più accurata e di caratterizzare le lesioni.
Il medico è facilitato nell’identificazione delle lesioni più a rischio, che dopo l’asportazione andranno sottoposte a opportune analisi.
È l’intelligenza artificiale che, in studi preliminari, consente di leggere, in modo accurato e rapido, i filmati che studiano il piccolo intestino, ricercando in questo tratto lungo circa 6,5 metri la presenza di tumori, ulcere, lesioni vascolari che possono essere responsabili di un sanguinamento altrimenti non documentabile attraverso esami classici come gastroscopia e colonscopia.
L’approccio tecnologico non incide sull’esperienza del paziente, mentre per il medico – che riceve anche alert visivi e sonori in caso di presenza di lesioni difficilmente diagnosticabili senza una strumentazione specifica – è un notevole vantaggio».
Una diagnosi precoce e precisa permette di ridurre il rischio di un cancro del colon.
«Nel prossimo futuro l’intelligenza artificiale sarà costantemente presente in tutte le piattaforme endoscopiche delle gastroenterologie italiane, per agevolare e affinare il lavoro del clinico», conclude il presidente AIGO.
«L’innovazione tecnologica è sicuramente di grande interesse per i gastroenterologi, tuttavia per rendere più efficaci e sostenibili le cure delle malattie dell’apparato digerente occorre puntare su progetti formativi che coinvolgano sia gli specialisti sia i medici delle cure primarie con l’obiettivo di migliorare un’appropriatezza che in endoscopia digestiva oggi non appare così evidente in Italia».