Istat, il diabete colpisce oltre tre milioni di persone

Lo scorso 20 luglio l’Istat ha pubblicato il suo rapporto “Il diabete in Italia”, in cui analizza la diffusione della malattia negli ultimi 16 anni, dal 2000 al 2016. Secondo questo rapporto, i malati di questa patologia metabolica sono raddoppiati negli ultimi 30 anni. Nel periodo di riferimento, l’aumento è stato di circa 1 milione di soggetti, arrivando a 3 milioni e 200 mila malati. Tra le cause di questo aumento c’è senza dubbio l’aumento dell’etĂ  media (il 16% dei malati è over 65), l’aumentata aspettativa di vita per chi ha questa malattia (sopravvive il 20% in piĂą dei malati) e il miglioramento delle tecniche di diagnosi che consentono oggi di individuare la patologia in modo precoce, facendo aumentare i numeri.

Da sottolineare che l’analisi dettagliata dei dati mette in evidenza che le nuove generazioni tendono ad anticipare l’etĂ  di esordio della malattia, cosa che rafforza la considerazione di dover lavorare sin dalla tenera etĂ  per prevenirlo.. obesitĂ  e sedentarietĂ  restano infatti due punti a sfavore dello sviluppo del diabete di tipo II. L’Istat ha inoltre rivelato che l’influenza della condizione socio-economica su questa patologia, che si rivela colpire piĂą le donne che gli uomini e piĂą nel Mezzogiorno che nel Nord, con differenze percentuali da 5,8% a 4%.

Le Regioni con maggior percentuale di diabetici sono infatti Calabria, Basilicata, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, ma anche Umbria e Lazio. Le meno colpite sono invece le province autonome di Trento e Bolzano, la Liguria e la Valle d’Aosta.

Va inoltre sottolineato che il diabete è meno diffuso in Italia che in Germania, Francia e spagna, sia tra gli adulti di età compresa tra i 45 e i 64 anni che per i più anziani: tale differenza è probabilmente da ricercare nei vantaggi della dieta mediterranea. Questa differenza non si vede tra i giovani, probabilmente perché la dieta è peggiorata.

Stefania Somaré