In medicina, negli ultimi anni, si è assistito a una vera e propria rivoluzione in cui, complice l’aiuto delle nuove tecnologie, sono stati compiuti numerosi e importanti progressi e altri determinanti traguardi sono in attesa di essere raggiunti.

Si è così assistito a un radicale cambio di paradigma nell’approccio al paziente, sempre più spesso, seguito, nel suo iter clinico, da un gruppo multidisciplinare e non più da un singolo specialista.

Proprio in quest’ottica di maggiore centralità la comunicazione, la collaborazione e la condivisione delle informazioni risultano essere cruciali per il raggiungimento di risultati positivi in termini di assistenza e di cura anche nei percorsi diagnostici più impegnativi.

In ambito cardiologico, per esempio – una specialità che si compone di tante e differenti aree, spesso tra loro interconnesse: dall’emodinamica all’elettrofisiologia, dall’elettrocardiografia all’ecocardiografia – disporre di un sistema integrato di gestione e refertazione delle procedure diagnostico-strumentali favorisce lo scambio e la consultazione delle informazioni tra i diversi professionisti in tempi estremamente ridotti con conseguenti, indiscussi, benefici per il paziente.

Quanto appena detto è, ormai, una realtà già acquisita presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.
Infatti, la piattaforma Suitestensa CIS (Cardiology Information System) consente di seguire la storia clinico-cardiologica del paziente durante tutto il suo percorso clinico e in tutti i suoi accessi ai reparti, ivi compresi i controlli di follow-up.

Il sistema, strutturato in moduli verticali per far fronte alle diverse esigenze operative di ciascuna unità coinvolta, consente di usufruire di una refertazione dedicata per ogni esame cardiologico, condividerla tra le diverse unità operative e averla sempre a disposizione: a portata di click.

Ne abbiamo parlato con l’ingegner Barbara Zomparelli, responsabile ICT del Policlinico Gemelli, con il professor Carlo Trani, direttore dell’Unità Complessa di Cardiologia Interventistica e Diagnostica Invasiva del Gemelli e con la dottoressa Antonella Lombardo, responsabile dell’Unità Operativa di Ecocardiografia del Gemelli, i quali hanno illustrato le specifiche tecniche del progetto, unitamente ai principali benefici offerti: dal prodotto alla pratica clinica abituale.

Elena D’Alessandri