L’attività trapianti all’Ospedale San Raffaele

L’attività trapianti dell’Ospedale San Raffaele di Milano si sviluppa su più fronti.

Trapianto di midollo osseo
L’Uo di Ematologia e Trapianto di Midollo effettua in media 140 trapianti/anno, con un 60% circa di trapianti allogenici. L’attività clinico-assistenziale dell’Uo si caratterizza per avere consentito l’accesso al potenziale di cura del trapianto allogenico al massimo numero di pazienti in necessità di trapianto attraverso la messa a punto di schemi di trapianto ad alta complessità da donatore familiare parzialmente compatibile (aploidentico): nel periodo 2007-2013 la realizzazione di un trapianto per pazienti in urgenza di riceverlo è stata del 96%, confermando l’Uo di Ematologica come riferimento ematologico di livello nazionale e internazionale. L’Uo, inoltre, è attiva nella ricerca clinica e traslazionale nell’area della terapia cellulare, genica, immunoterapia e nello sviluppo di nuovi farmaci: tale attività è documentata da un alto Impact Factor medio e totale di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, da progetti in corso finanziati da Ministero della Salute, EU, Airc, Fondazione Veronesi e da collaborazioni industriali nello sviluppo Investigator-driven di nuove strategie di cura. Vengono gestiti anche programmi di formazione professionale di programmi trapianto nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale in Medio-Oriente (Kurdistan, Qatar), Est Europa (Romania, Albania), Asia (India), Africa (Egitto, Uganda) e Sud America (Brasile).

Il trapianto di cornea
Nell’ambito dell’Unità dedicata a diagnosi e trattamento delle malattie della cornea e della superficie oculare (incluse quelle infettive, infiammatorie, distrofiche e degenerative) si eseguono ogni anno più di 400 trapianti di cornea inclusi la cheratoplastica perforante, la cheratoplastica lamellare anteriore profonda e la endocheratoplastica. L’Uo è inoltre uno dei pochi centri al mondo in cui si innestano cellule staminali limbari coltivate, procedura ideata e sperimentata in collaborazione con il Centro di Medicina Rigenerativa dell’Università di Modena e pubblicata sulla rivista New England Journal of Medicine nel 2010. L’Uo svolge anche la funzione di centro coordinatore italiano per il trial europeo sul trattamento delle ulcere neurotrofiche della cornea con collirio a base di nerve growth factor (Ngf). Dopo avere dimostrato (primi al mondo) e pubblicato nel New England Journal of Medicine (1998) la possibilità di curare le ulcere neurotrofiche della cornea, si sta studiando la possibilità di usare l’Ngf per trattare altre malattie, non solo della cornea. Per le malattie infettive, in collaborazione con il Moorfields Eye Hospital di Londra, si sta lavorando al dossier per la registrazione europea del farmaco Phmb per il trattamento della cheratite da Acanthamoeba, infezione ancora priva di trattamento disponibile in commercio. L’Uo infine è fornita delle più moderne attrezzature diagnostiche, inclusi il microscopio endoteliale, il microscopio confocale a contatto e non a contatto, il topografo e il pachimetro ottico e a ultrasuoni.

Il trapianto di rene, rene-pancreas e isole pancreatiche
Il programma trapianti clinico presso l’Osr è stato avviato nel 1985. Vengono trapiantati i seguenti organi e tessuti: rene, rene-pancreas, pancreas e isole pancreatiche. Il trapianto di rene è effettuato da pazienti a cuore battente e viventi; un progetto con donatori a cuore non battente è stato avviato nel 2013. Al momento il Centro esegue circa 50 trapianti l’anno, di cui 30 di rene. Il 10% dei reni trapiantati proviene da donatori viventi. In media 500 pazienti trapiantati di rene sono abitualmente seguiti presso il Centro. La sopravvivenza dei trapiantati (98% dei pazienti, 90% per il rene, 80% per il pancreas) pone l’Osr tra gli ospedali di eccellenza nel campo. Un’intensa attività di ricerca supporta l’attività trapiantologica focalizzando l’attenzione sullo sviluppo di immunotolleranza, l’identificazione di nuove strategie per aumentare l’attecchimento del trapianto di isole tramite trattamenti antinfiammatori, sull’identificazione di nuove sedi per il trapianto di isole (midollo osseo), sull’impatto del trapianto di pancreas nello sviluppo e nella progressione delle complicanze del diabete, sulla valutazione delle strategie di gestione degli eventi pre e post trapianto.