L’Ausl di Reggio Emilia attiva la chirurgia otologica in area montana

L'Ausl di Reggio Emilia attiva la chirurgia otologica in area montana
L’Ă©quipe del comparto operatorio di Castelnovo ne’ Monti. Da sinistra: Alberto Guidetti (infermiere), Anna Pansini (anestesista), Teresa Golia (infermiera), Cecilia Fioroni (infermiera), Margherita Bettini (Otochirurgia), in primo piano, al centro, Manuela Gazzotti (operatore socio-sanitario).

Con il nuovo reparto di Chirurgia Otologica, l’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti (Reggio Emilia) mette a disposizione dei cittadini del comparto montano e di tutta la Provincia un servizio di qualitĂ , con l’Ă©quipe guidata da Giovanni Bianchin, direttore della Struttura Semplice Dipartimentale di Audiologia e Otochirurgia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia.

La Chirurgia Otologica nata per curare le malattie infiammatorie e croniche dell’orecchio, negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo in relazione alle tecniche di correzione della sorditĂ . Grazie all’avvento di presidi tecnici sofisticati quali gli impianti cocleari (cosiddetto orecchio bionico) possono ora essere corrette le sorditĂ  profonde da esiti infettivi o traumatici e quelle, ormai molto diffuse, derivanti dal generale invecchiamento della popolazione.

L'Ausl di Reggio Emilia attiva la chirurgia otologica in area montana
Giovanni Bianchin

«Il futuro», spiega Bianchin, «prevede una rapida evoluzione di tecniche e strumenti con un aumento degli interventi di correzione della sorditĂ  che si affiancheranno all’uso delle tradizionali protesi acustiche. Questa chirurgia, eseguita con il microscopio operatorio con ingrandimenti fino a 10-12 volte, prevede l’impiego di strumentazioni sofisticate, delicate e tecnologicamente avanzate. Le dimensioni di alcune protesi sostitutive della catena degli ossicini dell’orecchio hanno diametri di mezzo millimetri e lunghezze di pochi millimetri in campi operatori di pochi centimetri».

La professionalitĂ  richiesta al personale dedicato a questa chirurgia è particolarmente elevata in tutte le fasi dell’assistenza del paziente, dalla preparazione pre-operatoria all’anestesia e al ricovero post-operatorio e l’implementazione di questi interventi richiede una struttura assistenziale collaudata e affidabile, in grado di riconoscere e affrontare eventuali complicanze.

In Emilia Romagna, così come nel panorama nazionale, queste caratteristiche portano ad avere in media solo un punto per Provincia che pratica questo tipo di chirurgia.

Cristina Suzzani