Liste d’attesa, un aiuto dal Manuale RAO

Referenti di AIMO hanno personalmente partecipato al tavolo di lavoro per la realizzazione del Manuale RAO e ora ne suggeriscono l’uso da parte dei medici prescrittori.

Quello delle liste d’attesa per accedere a prestazioni della sanità pubblica è un problema annoso che interessa l’Italia e buona parte dell’Europa. Parte del problema è legato all’invecchiamento della popolazione che determina una maggiore richiesta di servizi e, in parte, alla inappropriatezza prescrittiva e alla carenza di personale sanitario.

È vero anche che, spesso, quando la visita o l’esame in regime pubblico non è disponibile, basta pagare per ottenere rapidamente lo stesso servizio in via privata.

Per gestire la lungaggine delle liste d’attesa sono state introdotte iniziative, come per esempio l’istituzione del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) nel triennio 2019-2021, ora in attesa di un rinnovo per il triennio 2024-2026. L’intento del Ministero della Salute è di redigere un Piano più preciso e dettagliato che aiuti Regioni e aziende sanitarie nell’applicazione concreta. Il primo punto riguarderà la possibilità di aumentare la tariffa oraria per tutte le prestazioni per il personale medico e del comparto sanità.

Vi sarà, inoltre, una innovazione degli strumenti di monitoraggio dei tempi di attesa, con l’intento di avere informazioni sempre più precise e tempestive che aiutino una programmazione più puntuale. Da tempo si sta inoltre lavorando al miglioramento della appropriatezza prescrittiva, per ridurre il numero di visite ed esami prescritti e non realmente necessari. A tal fine, l’Agenas ha già pubblicato il Manuale per i Raggruppamenti di Attesa Omogenea (RAO).

Liste d’attesa in Oculistica

Tra le specialità più colpite dall’allungamento dei tempi di attesa c’è l’Oculistica. L’Associazione Italiana Medici Oculistici (AIMO) ha partecipato alla stesura del Manuale RAO, come raccontato dalla dott.ssa Alessandra Balestrazzi, presidente AIMO, e dal dott. Danilo Mazzacane, referente AIMO per la specialistica ambulatoriale: «le liste d’attesa per tutte le prestazioni ambulatoriali e, in particolare, per quelle di oculistica sono da tempo argomento di grande attualità.

L’applicazione e l’utilizzo del Manuale RAO potrebbe costituire un aiuto di facile applicazione per snellire e razionalizzare le liste d’attesa, decongestionando allo stesso tempo le strutture di pronto soccorso».

E, ancora: «i suggerimenti contenuti nel Manuale RAO permettono di migliorare l’appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali di oculistica ottimizzandone l’accesso, permettendo di monitorare i tempi di attesa per singola classe di priorità e di verificare il buon uso dei codici di priorità da parte dei medici prescrittori.

Il medico prescrittore riceve in questo modo suggerimenti non vincolanti, che possono però favorire la scelta di una soluzione condivisa anche attraverso un teleconsulto con il medico specialista oculista».

Il ruolo del confronto

Perché le indicazioni del Manuale RAO portino un vero miglioramento alle liste d’attesa è importante che si instauri una collaborazione tra «cittadini, medici prescrittori e medici oculistici erogatori di prestazioni».

Questa collaborazione riguarda anche il confronto periodico e il monitoraggio dei risultati ottenuti, per individuare eventuali punti critici e soluzioni per risolverli.

Fondamentale è infine la realizzazione di una rete clinica di oculistica che definisca i ruoli e i compiti dei poli ospedalieri e territoriali di un territorio, appunto, così da migliorare il flusso dei pazienti.

Un aiuto, previsto anche nel futuro PNGLA 2024-2026, può venire dalle farmacie di territorio, sempre più dedite all’erogazione di servizi al cittadino.