Il nuovo Centro di Neurochirurgia funzionale dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino è basato su un nuovo approccio clinico-gestionale fatto di innovazioni tecnologiche, terapeutiche e gestionali.
Diretto dal professor Michele Lanotte, il Centro si dedica in particolare a pazienti affetti da alterazioni ai circuiti neuronali che si traducono in malattie del sistema nervoso, tra cui la malattia di Parkinson, le distonie, i tremori, l’epilessia, la nevralgia trigeminale e altre sindromi dolorose di grado severo.
Spiega il professor Lanotte: «la Neurochirurgia funzionale ha come obiettivo la modulazione e il ripristino delle funzioni e dei circuiti neuronali attraverso interventi chirurgici prevalentemente di stimolazione.
L’approccio chirurgico più utilizzato è la neuromodulazione elettrica mediante impianto di elettrodi cerebrali che, collegati a un pacemaker, possono determinare un significativo miglioramento delle suddette malattie o mediante impianto di elettrodi spinali per il trattamento di sindromi dolorose farmaco-resistenti.
Accanto alla neuromodulazione elettrica esiste la possibilità di interventi di neuromodulazione chimica con l’impianto di sistemi di infusione di farmaci direttamente nel compartimento intratecale per il trattamento del dolore di origine neoplastica o per il trattamento della spasticità di origine encefalica o midollare».
Per svolgere il proprio compito con la massima efficienza, il Centro è dotato di nuovi sistemi computerizzati e nuove attrezzature di sala operatoria. Continua il professor Lanotte: «in alcuni casi la chirurgia computer-guidata ci permetterà di ridurre l’invasività degli interventi chirurgici più complessi».
Costato 650 mila euro, il Centro presenta anche un’ala dedicata al training di medici e specialisti, con una sala polifunzionale informatica per riunioni con operatori sanitari, pazienti e caregiver, simulazioni virtuali degli interventi chirurgici.
Infine, la struttura avrà anche il compito di coordinare la Rete regionale di Neurochirurgia funzionale, lavorando in stretta collaborazione multidisciplinare con neurologi, psichiatri, anestesisti, terapisti del dolore e neuroradiologi.
Tanta ricchezza non può che essere utilizzata anche per fini di ricerca in vari ambiti: dalla gestione sanitaria alla sperimentazione clinica.
Al momento il Centro conta su due neurochirurghi (tra cui lo stesso prof. Lanotte), una psicologa psicoterapeuta e personale infermieristico specificamente formato.
Stefania Somaré