Nuova ala di Radiologia e TAC di ultima generazione per l’ospedale San Giuseppe di Milano

Nuova ala di Radiologia e TAC di ultima generazione per l'ospedale San Giuseppe di MilanoÈ stata inaugurata presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano la nuova ala di Radiologia, dotata di due TAC di ultima generazione, capaci di fornire immagini più precise con l’80% in meno di radiazioni. Ora molte indagini, compresa la TAC coronarica, potranno essere eseguite con una dose di radiazione inferiore a 1 mSv, consentendo ai pazienti che necessitano di effettuarne molte, di farlo in sicurezza, data la dose molto contenuta di radiazioni alla quale espongono i pazienti.

Anche i tempi di esecuzione sono molto ridotti rispetto ad altri macchinari: queste TAC possono acquisire fino a 46 cm al secondo. Una TAC al torace richiede quindi meno di 1 secondo di tempo. Idem per altre valutazione. Ciò consente anche di intervenire su un numero maggiore di pazienti.

Il direttore dell’Unità di Diagnostica per Immagini del Gruppo MultiMedica, Maurizio Zompatori, sottolinea: «Grazie a questi macchinari abbiamo la possibilità di scomporre i materiali, ossia di analizzare la composizione dei tessuti, sulla base di tre mappe di densità: tessuti molli, grasso e iodio, che di fatto è il liquido di contrasto. Quest’ultima mappa, in particolare, ha diverse applicazioni. Permette, per esempio, di individuare e caratterizzare le lesioni tumorali, mostrandoci se sono vascolarizzate. Per certe neoplasie è anche possibile osservare se rispondono o meno alle terapie, perché andando in necrosi o cicatrizzazione saranno meno irrorate di sangue. Oppure si può valutare in modo non invasivo la composizione dei calcoli renali e stabilire la cura più adeguata. Gli impieghi sono molti e la precisione della mappa dello iodio ci consente, inoltre, di ridurre la quantità di liquido di contrasto da iniettare al paziente e i relativi rischi».

Stefania Somaré