Nuova RMN a 3 Tesla per il San Gerardo di Monza

L’Asst di Monza ha inaugurato presso l’Ospedale San Gerardo di Monza una risonanza magnetica da 3 Tesla che favorirà la sinergia tra ricerca e attività clinica.
Il macchinario verrà utilizzato in ambito neuroradiologico e oncologico ed è stato finanziato dall’Università di Milano Bicocca, che lo utilizzerà a fini di ricerca (è stata stipulata una convenzione tra i due enti).

In grado di restituire immagini ad altissima definizione, questa RMN può essere impiegata per esami di imaging strutturale e funzionale del sistema nervoso, ma può lavorare anche su addome, bacino e collo.
Le attività con questo nuovo macchinario saranno coordinate da Gianpaolo Basso, professore di Neuroradiologia presso l’Università di Milano-Bicocca.

Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano Bicocca, ha dichiarato: «il tomografo a risonanza magnetica a 3 Tesla è uno strumento innovativo per la RM ad alto campo e valorizzerà la ricerca di base e clinica di Milano Bicocca e del San Gerardo, sempre più rivolto alla cura a carattere scientifico.
È una tecnologia open access, frutto di una collaborazione costante e preziosa tra diversi dipartimenti dei due enti che sarà fondamentale per potenziare le attività di ricercatori e medici».

Mario Alparone, direttore generale dell’Asst di Monza, ha affermato: «un altro investimento in tecnologie all’avanguardia che rafforza la nostra già importante dotazione di radiologia diagnostica per immagini e che rappresenta un ulteriore fattore abilitante per l’avvio del percorso di riconoscimento del San Gerardo a Irccs come Istituto di tecnologie biomediche avanzate in medicina di precisione.

All’inaugurazione erano presenti anche Dario Allevi, sindaco di Monza, Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, e Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia.

Un esempio di come la ricerca universitaria e la nostra Asst vanno a braccetto per offrire ai pazienti le cure migliori.
Questa tecnologia, del valore di oltre 1,5 milioni di euro, acquistata dall’Università di Milano-Bicocca, sarà utilizzata, come previsto dalla convenzione, al 50% per la ricerca e al 50% per l’attività clinica».

Grazie alle sue potenzialità tecnologiche, questa RMN favorirà la ricerca dell’imaging molecolare dell’uomo, fornendo informazioni essenziali per sviluppare una medicina di precisione.

Stefania Somaré