Ospedale di Parma e Fondazione Ant attivi contro il dolore

In occasione della sua nomina a direttore scientifico della Fondazione Ant Italia Onlus, Guido Fanelli, presidente della Commissione ministeriale Terapia del Dolore e Cure Palliative, conferma l’impegno contro la sofferenza inutile e commenta anche gli importanti risultati raggiunti dall’hub dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Tra questi: i primi ventuno medici d’Italia con master in Cure Palliative e l’attività di ricerca farmaco-genomica sul mal di schiena sostenuta da un fondo europeo di 6 milioni di euro. Con questa nomina, la Fondazione Ant Italia Onlus, storica associazione italiana dedicata all’assistenza domiciliare dei malati oncologici terminali, si pone l’obiettivo di capire, partendo dall’analisi dei dati raccolti, come intervenire per migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza erogata.
In occasione della presentazione ufficiale della nuova carica, Guido Fanelli, padre della legge 38 che ha posto l’Italia all’avanguardia nel mondo per l’attenzione dedicata alla terapia del dolore e alle cure palliative, ha anche illustrato l’impegno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma proprio nell’ottica di adempiere a quanto stabilito dalla normativa. «La nostra struttura», ricorda Fanelli, «da poco riconosciuta come unico centro hub per il nord dell’Emilia Romagna, è stata la prima in Italia ad avere istituito, giĂ  tre anni fa, i master di Terapia del Dolore e Cure Palliative. Proprio nell’ambito delle cure palliative, nelle ultime settimane, hanno ottenuto il master i primi ventuno medici italiani che hanno da poco terminato l’iter di specializzazione biennale». L’hub di Parma ha cinque ambulatori attivi da lunedì a venerdì, due sale operatorie e sei letti di degenza dedicati e ha erogato ogni anno oltre 18.000 prestazioni di terapia del dolore. A ciò si aggiunge una feconda attivitĂ  di ricerca, il cui valore è stato di recente attestato dall’assegnazione di fondi speciali stanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del Seven Fraimwork Program for Research (FP7). Il finanziamento, del valore di 6 milioni di euro, riguarda nello specifico un innovativo progetto di ricerca farmaco-genomica condotto sul mal di schiena.