Per pazienti oncologici anziani un team multidisciplinare dedicato

Buona parte dei pazienti oncologici è rappresentata da anziani, spesso con più patologie croniche. In Italia, per esempio, su circa 360 mila nuove diagnosi di tumore l’anno, 215 mila (60%) riguardano anziani.
Rispetto al passato, però, ammalarsi di tumore in età avanzata offre la possibilità di diagnosi precoci e di trattare le masse tumorali con radioterapia o chemioterapie meno tossiche e ciò ha innalzato l’aspettativa di vita, tanto che spesso un paziente oncologico anziano muore per cause differenti dal tumore.
È altrettanto vero, però, che questa fetta della popolazione richiede un approccio più integrato, che tenga conto della compresenza di più patologie e della ridotta funzionalità di organi e apparati.

Un team del Memorial Sloan Kettering Cancer Center e del Weil Cornell Medical College di New York ha presentato un nuovo modello di gestione della valutazione geriatrica pre-trattamento oncologico che consente di ridurre il rischio di morte ed eventi avversi.

Il modello prevede, in particolare, lo sviluppo di un team dedicato (Cancer and Aging Interdisciplinary Team, CAIT) che conduca la valutazione geriatrica in tempi utili per fornire indicazioni ai clinici che devono stabilire le modalità di trattamento.
Il CAIT è formato da oncologo, geriatra, infermiere, farmacista e dietista.

Il modello è pensato per essere flessibile. Ciò significa che le diverse valutazioni possono essere effettuate in momenti diversi, in base alle esigenze del paziente e degli specialisti, e nelle modalità a loro più congeniali, potendo scegliere tra visite in presenza, da remoto o ibride.
Conclusa la valutazione, il geriatra fornisce al team oncologico un sommario che riguarda l’aspettativa di vita stimata e il punteggio del calcolatore del rischio di chemiotossicità, in modo da discutere tutti insieme.

Il modello è stato testato su 50 pazienti oncologici seguiti da vari centri ospedalieri, il 67% dei quali di età uguale o superiore a 80 anni. Tutte le valutazioni condotte dal CAIT sono state ibride, con una media di 8 giorni tra diagnosi di tumore e appuntamento per la valutazione.
Il feedback ottenuto da pazienti e operatori è stato positivo.

Per quanto riguarda gli esiti delle valutazioni, il 52% dei pazienti è stato sottoposto a chemioterapia a dosi adeguate al proprio stato, il che in questo caso ha richiesto modificazioni per più di metà dei soggetti.
Il 20% dei pazienti sono stati trattati con radiazioni, il 12% con immunoterapia, il 4% con terapie ormonali e il 2% è stato sottoposto a chirurgia. Ci sono stati poi casi di soggetti trattati con medicine alternative, oppure posti sotto osservazione. Alcuni, invece, sono stati inviati a un hospice.

Lo studio mostra un’alternativa allo standard per riuscire a valutare in dettaglio le condizioni di un paziente oncologico anziano in tempi utili a stabilire il miglior percorso terapeutico con cui seguirlo.

(Lo studio: Alexander K, Hamlin PA, Tew WP, Trevino K, Tin AL, Shahrokni A, Meditz E, Boparai M, Amirnia F, Sun SW, Korc-Grodzicki B. Development and implementation of an interdisciplinary telemedicine clinic for older patients with cancer-Preliminary data. J Am Geriatr Soc. 2023 Feb 6. doi: 10.1111/jgs.18267. Epub ahead of print. PMID: 36744590)